sabato 30 agosto 2008

DOMANDE E SPIEGAZIONI. “Ma i semi di lino hanno gli Omega-3, sì o no?”

Prima di scrivere la domanda sotto questo articolo, accertarsi che l'argomento non sia stato già trattato: 1. Leggere le 80 FAQ
(Frequent Asked Questions), cioè le risposte agli 80 più comuni miti, errori, luoghi comuni e leggende sul cibo sano e naturale. 2. Leggere domande e risposte già fatte qui di seguito nel nuovo Forum. 3. Leggere domande e risposte nel vecchio Forum. Ma può aiutare anche un'ultima doppia mossa: 4. cercare nella finestrina di ricerca in alto a sinistra o meglio ancora nei tag sotto i vari articoli di questo blog e del blog Love-Vegetarian,
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Il Forum delle domandine continua qui. Certo, i commenti ad un articolo non sono il modo e il luogo ideale per un Forum, ma sono convinto che non si possa inserire un vero Forum in un blog. Se qualcuno mi dimostrerà il contrario, sarò ben lieto di inserirlo.
Consiglio di scrivere la "domandina" qui sotto, nello spazio riservato ai commenti. Solo, ovviamente, le domande che si pensa possano avere una risposta breve, come ad esempio quella del titolo. Mentre per i quesiti su temi generali o molto vasti ("Come deve essere la dieta naturale della donna in gravidanza?"), è bene inviare una normale email.
Questo è anche il luogo d'incontro per ulteriori approfondimenti e spiegazioni, dei partecipanti ai vari Corsi stagionali di "Alimentazione Naturale e Terapie con gli Alimenti".
Suggerisco di mettere sempre un breve TITOLO in tutte LETTERE MAIUSCOLE, in modo da poter ritrovare più facilmente il quesito e la sua risposta. Esempio: VIT. B12. E' vero o no che il calore e la cottura la distrugge o la riduce?
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Immagine. Maximilian Oskar Bircher-Benner (1867-1939), medico, gastroenterologo, nutrizionista, dietologo, grande riformatore dell'alimentazione in Europa.

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216 Comments:

Anonymous Anonimo said...

TAHIN CALORIE. Per il momento mangio l'halva, la prossima volta che vado da Castroni assaggio il tahin.
A proposito, sai quante calorie ha il tahin, per regolarmi ;-))
La dose giornaliera da non superare è.....
M. Cristina C.

15 novembre 2008 alle ore 17:42  
Blogger Nico Valerio said...

TAHIN. Per essere utili anche agli altri lettori, il tahin è il piccolo seme del sesamo macinato. E' un seme oleoso, quindi molto calorico e grasso. Ma si tratta di grassi utili e protettivi (se non ossidati, cioè irranciditi), a base di acido linoleico (omega-6) e alfa-linolenico (omega-3). E di grassi dobbiamo assumerne ogni giorno il 30-35% di tutte le calorie, quindi non pochissimi.
Spero di aver in parte tranquillizzato.
Il tahin di cui stiamo parlando è libanese della marca Al-Rabih, direi ottimo e di accettabile rapporto qualità-prezzo (500 g, euro 3.50), e per evitare essidazioni è opportunamente sigillato con sottocoperchio di plastica a caldo.
Come calorie è più o meno come il seme di sesamo: il tahin è solo sesamo macinato. Dà 210 kcal per 30 g (2 C o cucchiai da 15 g ognuno) definiti abusivamente dal produttore "una porzione tipo" (non è vero). Tutti i produttori danno indicazioni per far consumare di più.
Questo ci fa capire però che 100 g di questo tahin danno 700 kcal. Io invece lo consiglio a cucchiaini.
Presumo che 1 c (cucchiaino) di tahin dia 7 g circa. E visto che 1 g di tahin offre 7 calorie, ecco che 1 c dà 50 kcal, mentre 1 C dà 15x7=105 Kcal.
Quando consumarne? Non si può dire in teoria: dipende da quanti altri grassi ingeriamo ogni giorno, dal nostro peso attuale, dal nostro peso-forma, dal nostro esercizio fisico ecc. E dovendo restare entro il 30-35% di grassi già detto. Compresi l'olio dei condimenti e i i grassi nascosti nei cibi.
Quindi solo tu, M.Cristina, puoi sapere quanto tahin consumare.
Io posso dirti solo che mi concedo 1 c (cucchiaino) di tahin 3 volte al giorno (colazione, pranzo e cena). Quindi io prendo 21 g di tahin al giorno (circa 150 kcal). Non di più. Anche perché amo l'olio di oliva. Quindi niente C. ma c.
Come si presenta il tahin, ovvero il sesamo macinato? Come una pasta fluida con parecchio olio in superficie. Perciò, appena acquistato, dopo aver tolto la plastica saldata a caldo (non è facile: io afferro addirittura un lembo con una pinza che arrotolo tutt'intorno trascinando via la protezione...) bisogna mescolarlo bene in profondità con un coltello resistente finché la pasta diventa omogenea, cioè senza più malloppi (2-5 min).
Invece, la HALVA DI SESAMO è un dolce, una pasta solida che si può tagliare a fette, ottenuta da sesamo macinato, parzialmente scolato dell'olio in eccesso, e con l'aggiunta di parecchio zucchero. Il che la rende un delizioso dolce vero e proprio, e quindi un alimento a rischio, o per lo meno da consumare di tanto in tanto in piccolissime quantità ù, non certo come fanno molti Arabi e Greci - non per caso sovrappeso o obesi - a grosse fette dopo il pasto.

15 novembre 2008 alle ore 18:36  
Blogger Nico Valerio said...

BANANA DIET. Ciao Nico, sarebbe gradito un tuo autorevole parere sulla dieta in oggetto molto pubblicizzata dai media in questi giorni. Grazie.
Claudio Turella

1 o 2 banane al mattino, "prima di colazione" se ho capito bene dall'articolo su Repubblica sull'ennesima moda pseudo-scientifica (http://tinyurl.com/5ozx7l), sono appunto 1 o 2 banane "in più" nella dieta, cioè 12-13g di zuccheri e 65 kcal in più.
Non hanno alcun potere specifico, come nell'articolo fanno notare alcuni esperti: è solo mistificazione dei soliti furbi per far soldi alle spalle dei creduloni.
Si sa, invece, e io lo dico e ridico nei miei Corsi di Alimentazione Naturale, che una sostanziosissima colazione con cereali, latticini e frutta, insomma un vero pasto, alla lunga fa paradossalmente dimagrire, perché concentra cibo al mattino quando il metabolismo è molto efficiente e riducendo la fame successiva lo sottrae alla sera quando è scarso. Questo è il principio. Ma non c'è differenza tra il mangiare la frutta prima o subito dopo la colazione. Meglio anzi sarebbe consumarla alla fine.
E meglio sono le arance (più antiossidanti) delle banane.
Quindi, in sintesi: non è che la banana "fa dimagrire", ma fa dimagrire qualsiasi dieta che a parità di calorie (e calorie adeguate, cioè non in eccesso) prevede molto cibo a colazione, meno cibo a pranzo e meno cibo ancora alla cena.
Una curiosità: la banana contiene tracce notevoli di una amina ipertensiva, la tiramina. Che in teoria potrebbe essere rischiosa solo su soggetti cardiopatici che ne consumassero chili (p.es. una dieta pseudo-dimagrante di banane).

18 novembre 2008 alle ore 15:51  
Blogger Nico Valerio said...

CARNE, PESCE E UOVO CRUDI. Ma carne e pesce freschi crudi si possono mangiare? E le uova che io da piccola mangiavo direttamente dal guscio (quelle di mia nonna)?
Grazie ciao :)

Sì, con apposite marinate in succo di limone o aceto e molte spezie, dopo aver aperto e pulito il pesce (piccolo) e tagliato la carne in fettine sottilissime. Si cospargono per alcune ore con questa salsina, che dovrebbe teoricamente coprirli.
Bisogna però essere sicuri della loro sanità, che cioè siano controllati dai veterinari dei Mercati Generali e dichiarati esenti da parassiti.
L'uovo appena fatto dalla gallina l'ho bevuto anch'io da piccolo in aperta campagna. Ma l'albume crudo ha una avidina che distrugge la vitamina H. Niente di grave per una volta ogni tanto. Quindi il tuorlo va di preferenza mangiato crudo, mentre il bianco va leggermente cotto (l'ideale è l'uovo à la coque o in tegame). La notizia si è finalmente sparsa nelle campagne, ed oggi anche i contadini gustano l'uovo fresco "all'ostrica", cioè solo il tuorlo condito con limone e sale, direttamente dal guscio (se è pulito)

18 novembre 2008 alle ore 16:01  
Blogger Nico Valerio said...

CARNE, UOVA E PESCE CRUDI,
Vorrei chiederle: carne uova e pesce crudi sono adatti all'alimentazione umana?
Io penso di si, più di cereali e legumi. Infatti bisogna ricordare che in natura gli animali frugivori mangiano anche insetti vermi e uova rubate da qualche nido. Non cereali e legumi, per giunta cotti. Nessun animale cuoce il proprio cibo.
Cosa ne pensa?
Daniela

"Paleolithic Diet". Sulla copertina del mio libro "Tutto Crudo" (1985) io vegetariano pretesi dall'allibito editor degli Oscar Mondadori che in copertina ci fossero in bella vista anche marinate di pesci e carni. Perché quello - argomentai - era un libro crudista, non vegetariano. Se no, chi lo avrebbe comperato? Mi ringraziò.
L'uovo soltanto è un problema: l'avidina dell'albume crudo distrugge la vitamina H.

Conobbi una esangue fanciulla bionda che io immaginavo vegan e che invece si mise a straparlare di bistecche alla tartara e di uova sporche carpite alla covata da mani adunche. Disprezzava - a parole - pane e muesli. Era solo una anglosassone colta ed eccentrica, decisa a far colpo, che confondeva gastronomia e paleoantropologia.

Ma lei ha ragione, per il medesimo motivo. E' talmente lunga e complessa l'evoluzione dell'Uomo che gli possiamo attribuire qualsiasi cibo. Io - furbamente - mi limito a quello dell'età storica, agricola, che ci affrancò dalla ricerca 24 ore su 24 di cibo, e ci permise di creare la Civiltà. Scusi se è poco. Con la carne e il pesce crudi staremmo ancora là, tra caverne e foreste: non c'era tempo di fare altro. Niente Piramidi né diritto romano, niente Colosseo né dunque Gioconda...
Non è ozioso chiedersi quale sarebbe stato (oh, struggente nostalgia...)il cibo "più adatto", quando la STORIA ha già risposto?
Certo, abbiamo dei signori canini e anche le unghie, e i capelli per sembrare come i leoni più grandi da lontano e quindi incutere terrore ai nemici (cfr Morris). E abbiamo un intestino che ci situa a metà tra i carnivori e gli erbivori. Ma a che serve, se poi facemmo scelte diverse, diciamo culturali? Da allora (solo 12 mila anni fa?)il cibo non fu più necessità ma cultura.
Guardi, io sono un naturista vegetariano che va per foreste: le assicuro che tranne le faggiole dei faggi (e sono indigeste) non c'è mai nulla da mangiare! Ho visto solo 3 volte una lepre, 10 volte una volpe e 3 volte un lupo.
Se avessi dovuto vivere di carne cacciata, sarei morto di fame subito dopo lo svezzamento!
Quando si mangiava nel "modo antropologicamente corretto" che dice lei (e a ragione) eravamo 1 milione o poco più...:-)
Insomma, per stare alla famosa contrapposizione di Levy Strauss, il crudo si addice di più alle nostre origini, ma il cotto ha voluto dire la Civiltà.
Certo, anch'io "faccio il quasi crudista" tendenziale, troppo comodo... Altro è il crudo come vera necessità. Era un dramma quotidiano.
PS. Mi fecero mangiare carne cruda a 8 anni: non aveva alcun sapore ed era duretta. Sembrava una cosa immangiabile.
Pensi a quella coriacea dei Progenitori!

24 novembre 2008 alle ore 00:26  
Anonymous Anonimo said...

ho finalmente trovato questo sito...finalmente!! per ora ho solo dato una rapida occhiata ma mi piace... fino a qualche minuto fa mi sentivo una mosca bianca, tra i carnivori e i vegan che francamente mi pare non giovino a nessuno, nè a loro stessi nè all'ambiente, non immaginate che sollievo ora che non ci speravo quasi+di trovare persone non estremiste ma coerenti!! grazie torno presto vale

1 dicembre 2008 alle ore 21:58  
Blogger Nico Valerio said...

"TRA CARNIVORI E VEGAN..."
Divertente Vale, mi hai fatto sorridere, in due parole hai dipinto un quadretto di internet un po' da incubo, quasi un Sos. L'incosciente strafottenza dei carnivori (sempre meno sicuri di sé, però, perché la scienza è inesorabile con loro) che ancora perdono tempo a chiedersi come si cuoce il roastbeef, e l'aggressività, il fanatismo e il missionarismo arrogante dei vegan, che sembrano odiare più noi vegetariani che i carnivori, e citano solo gli studi favorevoli (e che valore hanno, visto che si imbottiscono di integratori in pillole? Ma lo sanno i ricercatori?).

3 dicembre 2008 alle ore 00:25  
Blogger Nico Valerio said...

MULTIVITAMINICI. Il mio ginecologo mi suggerì di prendere giornalmente un multivitaminico, spiegandomi che considerando com'è la situazione odierna, anche mangiando molta verdure e frutta fresca è meglio aggiungere sempre un minimo di RDA. Considerando che mangio due volte al giorno (colazione grande, poi ora mi impegno a fare merenda con yogurt intero bianco e prugne o albicocche secche che adoro!) e poi una cena/pranzo verso le 18-19 da vera crucca...bè, ecco, io credo che abbia senso integrare. Di più non mi riesce di mangiare. Latte prorpio non mi riesce di berlo, ma appunto ogni giorno prendo lo yogurt bianco intero e 4 volte alla settimana un uovo alla coque...aggiungendo il multivitaminico sono coperta secondo te? Qui di sole non ce n'è tanto (eh eh!), indi la vitamina D certamente sarebbe in carenza se non prendessi questo multivitaminico.
Hripsimé

Cara Hripsimé, medici, erboristi e farmacisti hanno la fissa degli integratori multivitaminici, attratti come sono da qualunque "farmaco". I medici, più cinicamente, sostengono che comunque funziona l'effetto placebo, cioè la suggestione. Conoscono i loro polli, cioè i pazienti, che amano non essere curati, ma coccolati, presi in considerazione, addirittura amati... Ma sono diseducativi, e i nutrizionisti se ne lamentano. In realtà le vitamine da farmacia sono dei farmaci, che non si sa come agiscono. O sono inefficaci o controproducenti, tranne rare eccezioni. Basta dire che il betacarotene preso attraverso le verdure verdi (spinaci, bietola ecc) e le carote è molto anticancro, preso come integratore si è dimostrato in vari studi cancerogeno. Negli esperimenti la vit.C in compresse è alle volte mutagena. Questa vecchia storia che "frutta e verdura non sono più quelli d'un tempo" serve solo a vendere inutili pillole.
Tu, però, potresti pure portarti nella borsa un paio di arance da mangiare alle 11 e alle 17, no? Altre 2 mele smith e 1 arancia te le mangi tra colazione (quindi a colazione 1 arancia+1 mela smith) e cena. E saresti già con la bellezza di 5 porzioni di frutta al giorno. Basta aggiungere. quando la sera ti siedi (finalmente) davanti a qualcosa che assomiglia ad una tavola, una abbondante insalatona mista (verde scuro+colori), che vale 2 pz, per avere 7 porzioni di frutta-verdura al giorno. E sei a posto.
Sulla vit. D non serve il sole né il nudismo, anche se sarebbero di grande aiuto: è sufficiente la luce. Basta esporre il corpo, almeno metà (pant corti e T shirt o bikini), alla luce del sole sia pure velata o con nuvole (parchi, angolini tiepidi dietro una siepe, o in un giardino esposto a sud, o terrazzo riparato, o solarium sulle case galleggianti sui fiumi ecc) per avere assorbimento di raggi e sintesi nella pelle di vit D. Se proprio non riesci a prendere un 2.o yogurt intero di latte (la D sta nella frazione grassa), o un ricciolo di burro crudo.
E cammina molto a passo veloce (non stile "accompagno la mamma allo shopping": non c'è di peggio) senza fermarti prima di 45 min. Fallo min. 3 volte a settimana. E' gratis, dà ottimismo, e funziona qualunque sia l'inquinamento (ma ci sono sempre i parchi). E a Berlino, sai quanti club o comitive di escursionisti, anche gratis, ci saranno? A bizzeffe. Così socializzi mentre fai sport all'aria aperta. Ti assicuto: è catartico. La tua vita cambierà.

3 dicembre 2008 alle ore 12:25  
Blogger Nico Valerio said...

COLAZIONE E COMMENTI.
Caro Nico, ho lasciato un "post" nell'argomento "Colazione - La zuppa rapida di cereali" ma forse, dal momento che risale a giugno, non dovevo scriverlo lì. Volevo solo ringraziarti per la favolosa ricetta del muesli che mi sazia fino a mezzogiorno e, penso non sia solo un'impressione, placa ulteriori desideri di cibo dolce. Mi scuso se ho invaso questo blog di altro argomento.
Grazie ancora, ciao,
Paola Robello

Ma no, questo è il posto giusto, Paola (comunque, ora che me lo hai detto, ti ho risposto anche in “Colazione” sull’olio di germe di grano). Rispondo ai commenti sotto gli articoli solo nei giorni immediatamente successivi, dopodiché se i commenti cessano non li guardo più, e sono preso da altri articoli. A quel punto domande o commenti vanno postati qui nel quasi-Forum.
Felice che il muesli ti sia utile: io la mangio da decenni, interpretandolo nei modi più diversi. Gli studi hanno confermato che fa mangiare meno nel resto della giornata e che stile alimentare, qualità nutrizionale e peso del corpo migliorano. E ho aggiunto anche una ricetta base di muesli secco da viaggio.

3 dicembre 2008 alle ore 17:28  
Blogger Nico Valerio said...

FORNITORI A ROMA (E GERME DI GRANO). Ho comperato una confezione di germe di grano nel negozio romano più volte citato. Ma ho il dubbio: possibile che non vada refrigerato? La confezione è di carta trasparente, quindi soggetta ad esposizione alla luce..In un altro negozio avevo trovato il germe di grano sotto vuoto. Meglio?
Elena.
RISPOSTA. Quella confezione è in atmosfera inerte (la busta è gonfia). Una volta aperta, allora sì, va conservata in frigo ben chiusa in un barattolo di vetro a tenuta. Io preferisco quella, razionalmente, per il noto principio della freschezza dovuta alla quantità di smercio (è il negozio che vende di più e che ricarica ogni giorno gli scaffali).
Ma attenzione, Castroni di via Cola di Rienzo è un importatore di delikatessen esotiche, non è specializzato in alimenti naturali. Io lo consiglio solo per cose tutto sommato secondarie, che però devono essere fresche, di qualità e a prezzi ragionevoli: tutte le spezie in buste confezionate da loro, sesamo, tahin, torrone di sesamo, germe di grano, zucchero di canna nero Moscovado, lievito di birra in compresse, tè verde cinese, tintura di propoli, riso italiano integrale, riso nero italiano (Venere) e poco altro. Ma non è l'ideale per i cereali integrali (non è il loro campo e ne ha pochi e con poco smercio), il bio, le paste da cuocere, il pane integrale fresco a pasta acida, e molto altro. Per queste altre cose a Roma ci sono i negozi del naturale-bio. Te li consiglio tutti per par condicio: i 4 supermercati di Natura-Sì, i 3 del Canestro, l'Albero del pane e Bio-mens. Più i 3 negozietti di Nautia. Ma se voglio l'ottima farina integrale-bio Alce Nero (la migliore per pane, focacce, pizze ecc) devo andare... nei supermercati PAM. Ecco, adesso ha da girare... Per email invierò a te e ai partecipanti dell'ultimo Corso gli indirizzi esatti.

11 dicembre 2008 alle ore 01:27  
Blogger Nico Valerio said...

AMMOLLO di CECI E FAGIOLI
Ho letto che l'ammollo di ceci e fagioli in acqua con bicarbonato rende meno disponibili i loro nutrimenti.. Vero?
Elena
L'abbiamo detto al Corso: il bicarbonato neutralizza alcune vitamine B e altri fattori. Ma poi perché metterlo? Basta l'acqua. Anzi, per conservare più fitati e antinutrienti anti-cancro sarebbe bene usare per la cottura la stessa acqua dell'ammollo. Anziché ammorbidire chimicamente i legumi è bene farli cuocere bene in pentola a pressione, tranne le lenticchie (un po' più di quanto le guide accluse alle pentole dicono). A cottura ultimata devono essere morbidissimi. E' vero però che certe varietà di ceci sono dure: scegliersi il fornitore dei ceci secchi (non ammollati) che assicuri i ceci teneri.

11 dicembre 2008 alle ore 01:38  
Blogger Nico Valerio said...

SEMI DI LINO E OMEGA-3. Ogni mattino bevo il latte e dentro metto un cucchiaio di semi di lino. E' corretto?E i semi di lino contengono omega 3? Grazie e aspetto sue notizie
Risposta. Stanno per uscire 2 articoletti sui semi di lino e gli Omega-3 su Love-Vegetarian e Alimentazione Naturale. Anticipo solo che i semi di lino, piccoli e tenaci come sono, se non macinati prima, non si digeriscono e sono eliminati con le feci. Quindi sono del tutto inutili. Ma macinati (oppure masticati bene da soli, non in una zuppa, dove si perdono) producono una sostanza tossica (acido cianidrico), quella delle mandorle amare. Li eviterei e li sostituirei con altri semi oleosi più tradizionali, p.es le noci.

11 dicembre 2008 alle ore 01:52  
Blogger Nico Valerio said...

PESCE AZZURRO-FORMAGGI: DOVE I GRASSI MIGLIORI
Buon 2009!! Avrei una domandina: dal punto di vista salutistico sono meglio i grassi del pesce azzurro pescato e di piccola taglia (sardine,sgombro,salmone) oppure dei latticini/uova? Anonimo.
Risposta. Be’, se hai accomunato quella categoria di pesci con riferimento ai grassi vuol dire che sai già dei loro omega-3. Non è una “domandina”: si vede che volevi farmi una domanda trabocchetto…:-). Lo sanno tutti che come grassi non c’è paragone: molto meglio quelli del pesce azzurro, dotati anche di acidi grassi polinsaturi essenziali, tra cui i molto protettivi (cuore e in genere malattie cardiovascolari) omega-3 davvero attivi, EPA e DHA.
E tu mageresti sardine, alici, sgombri, aringhe fresche (!), salmone fresco (non è di piccola taglia), solo per i loro…grassi?
Ma dovresti mangiare anche il fegato dei pesci azzurri (dove si concentrano i grassi), e la cosa appare schifosetta a molti, specie donne e bambini. Senza contare che la pulitura e cottura del pesce non è facile e pone problemi (odore persistente su mani e stoviglie). Da una mia indagine privata, sembra che nessun consumatore di pesci mangi il fegato. E dunque la favola degli omega-3 si ridimensiona. Non resta che l’olio di fegato di merluzzo, che però non è un alimento ma un complemento alimentare (piuttosto disgustoso: a me ricordava l’olio di ricino).
Inoltre i pesci dovrebbero essere mangiati crudi, perché la cottura riduce o distrugge i delicatissimi EPA e DHA, i grassi più ossidabili che si conoscano. Tanto che si criticano le erboristerie che vendono le capsule di omega-3 a temperatura ambiente anziché in frigo.
Inoltre tieni conto che anche mangiando noci, come abbiamo già detto, otteniamo per via indiretta discrete quantità di EPA. E le noci sono buone e si possono mangiare crude. Il pesce infine è ricco di inquinanti metallici ineliminabili.
Insomma, questa moda o infatuazione per gli omega-3 puzza di speculazione farmaceutica e anche di pressioni della industria del pesce. Si crea il battage, il bisogno, poi quando si scopre che sono scarsissimi in natura, si è costretti a ricorrere alle capsule di farmacia. Costosissime, spesso adulterate con altri oli e con gli omega-3 irranciditi e dunque inefficaci e produttori di radicali liberi…

2 gennaio 2009 alle ore 22:16  
Anonymous Anonimo said...

Infatti mi serviva una sua conferma... grazie!

3 gennaio 2009 alle ore 10:57  
Blogger Nico Valerio said...

BAMBINO 15 MESI E LEGUMI. Mi domanda Dora: "Noi siamo quasi vegetariani, una volta alla settimana mangiamo pesce. Mio figlio Alex ha 15 mesi: quante volta alla settimana posso preparagli i legumi? Quanti latticini e uova? Frutta e verdura a volontà, vero?
L'ultima volta che siamo stati dalla pediatra ha provato a convincermi a dargli più spesso il pesce e la carne "bianca", a me una volta alla settimana sembra già troppo! a volte però mi sorge qualche piccolo dubbio... Cos'è che proprio non dovrebbe mancare nella sua alimentazione?
Nel frattempo ho consultato anche il tuo blog LOVE dove ho letto l'articolo su come crescere i bambini vegatariani, è già molto esauriente! Spero di riuscire a reperire il tuo Manuale di Terapie con gli alimenti... comunque i tuoi articoli sono già ricchi di informazioni...
Quindi per quanto riguarda i legumi, posso darli a mio figlio, che ha 15 mesi anche più volte alla settimana, purchè siano ben cotti... mi sembra di capire..."
Dora

EISPOSTA. I legumi sono ottimi, purché ben cotti (un fagiolo si deve schiacciare con un grissino),ma meglio - vista l'età -tritati al mixer in purea o potage (non passati al Moulinex: devono avere le fibre!). Anche 3 volte a settimana. Ma poiché contengono molti principi antinutritivi devi compensarli con adeguate porzioni di uova e latticini. Che contengono oltre a proteine perfette (superiori alla carne)anche indispensabile B12. Questi 2 elementi non devono mai mancare, insieme ad abbondanti verdure e frutta.
Attenzione, sulla capacità digestiva di un piccolo di 15 mesi non sono esperto: qualunque nutrizionista di orgine medica o pediatra ti dirà quanta verdura cruda potrà mangiare (su quella cotta, purché non fibrosa e ben sminuzzata, non dovrebbero esserci problemi). Scegli le verdure più colorate (arancione, verde scuro, rosso ecc). Mi raccomando le uova (mai fritte e mai con l'albume crudo) e i latticini: puoi darli spesso. Hanno meno ferro della carne, ma viene in aiuto quello abbondante dei legumi, specie lenticchie. Se dai spremute di arancia alla fine del pasto, aumenta l'assimilazione del ferro vegetale.

2 febbraio 2009 alle ore 15:00  
Anonymous Anonimo said...

ciao a tutti!! sono vegetariana da 15anni, e contenta e in pace con me stessa per esserlo!! vorrei però sapere una cosa:voi come vi regolate con i formaggi? io 1-2volte/settimana ne mangio; quando sono a casa mia scelgo sempre senza caglio animale, ma quando sono fuori?prima ero molto rigida e non ne mettevo nemmeno sulla pizza,ma ora su questo punto sto iniziando a cedere...grazie dei vostri consigli!!! vale

3 febbraio 2009 alle ore 22:32  
Blogger Nico Valerio said...

FORMAGGIO SENZA CAGLIO ANIMALE.
ciao a tutti!! sono vegetariana da 15anni, e contenta e in pace con me stessa per esserlo!! vorrei però sapere una cosa:voi come vi regolate con i formaggi? io 1-2volte/settimana ne mangio; quando sono a casa mia scelgo sempre senza caglio animale, ma quando sono fuori?prima ero molto rigida e non ne mettevo nemmeno sulla pizza,ma ora su questo punto sto iniziando a cedere...grazie dei vostri consigli!!! vale

RISPOSTA. Scusa il ritardo. Anche il limone e varie piante (lattice di fico, carciofi tagliati in striscioline, erba galium ecc) possono servire a cagliare il latte e a fare squisiti formaggi in casa. Se li trovi in commercio prendili pure già fatti.
Latte-latticini-formaggi li puoi anche consumare ogni giorno, purché in piccole quantità (un bicchiere, da 50g secchi a 80-100 morbidi). Anche per bilanciare le perdite di calcio dei tanti anti-minerali presenti in una dieta integrale sana e naturale.
Comunque col tuo vegetarismo hai già risparmiato centinaia o migliaia di vite animali. Stando pure meglio in salute. Complimenti.
In quanto alla perfezione o non-violenza assoluta è impossibile. Facciamocene una ragione. Se no, come ripeto sempre, non dovresti neanche camminare per strada o litigare con parenti, amici o colleghi...:-)
Noi vegetariani facciamo quel che possiamo fare. Senza fanatismi. E già è molto, perché è anche una forma mentis.

18 marzo 2009 alle ore 17:40  
Blogger Nico Valerio said...

RISPOSTE URGENTI. Chi desidera risposte immediate può indirizzare alla mia email. Posterò io poi qui nel Forum sia la domanda che la risposta.

18 marzo 2009 alle ore 17:42  
Anonymous Anonimo said...

Vi scopro ora, mentre mi accingevo ad una ricerca un po' particolareggiata sui SEMI DI LINO.
Comprati qualche giorno fa al supermercato, mi hanno dato l'impressione di poter essere utilizzati in cucina alla stregua di farro, orzo perlato, riso e affini. ERGO: non essendoci sulla confezione alcun suggerimento né indicazione sul loro utilizzo in cucina ( e- nella fattispecie- nessuna ricetta) il mio istinto è stato quello di cuocerne qualche cucchiaiata, così come avrei fatto, per l'appunto, con i cereali sopradetti. Il risultato è stato una zuppa piuttosto collosa e gelatinosa che ho subito assaggiato ( curiosa come sono)! Poi, però, mi sono fermata per approfondire la conoscenza del prodotto su internet. Essendomi imbattuta in questo blog, però, confesso, mi sono spaventata, credendo di essere andata vicina ad un quasi avvelenamento. Alla luce di quanto letto sin qui, non devo ingerire il "cucinato"; tuttalpiù ...farci - dopo averlo adeguatamente filtrato- un impacco per i capelli. Giusto?

28 marzo 2009 alle ore 18:49  
Blogger Nico Valerio said...

SEMI DI LINO. Ero convinto di aver già risposto più volte su questo seme che raramente l'uomo moderno ha consumato come cibo (forse in carestia). Si tratta di un piccolo seme oleoso, quindi parente di mandorle e noci, non certo dei cereali ricchi di amido.
Mai cuocerlo: si degraderebbero i preziosi (l'unica cosa buona che ha...) acidi grassi polinsaturi. Anzi, i semi devono essere freschi e ben conservati. Non possono essere mangiati tali e quali (p.es. nella zuppa di latte e cereali del mattino), perché piccoli, duri e difficilmente masticabili. Devono essere tritati a parte e poi aggiunti.
Sapore così così, non sembra cibo ma una specie di medicina che "bisogna" assumere. A parte il veleno delle mandorle amare (precursore dell'acido cianidrico), che con 1-2 cucchiaini non "dovrebbe" far male. Ma perché? Chi te lo fa fare? Molto meglio delle sane e squisite noci, fresche e ben conservate.

16 aprile 2009 alle ore 17:41  
Blogger Nico Valerio said...

ALIMENTI CON CORTISONE - Sto prendendo una caterva di medicine pesanti (tra cui cortisone) e vedo che nelle ore successive alla assunzione mi si alza la pressione! Fragole e melone, kiwi e aranci vanno bene? Bevo molto, cerco di camminare, quali altri suggerimenti mi puoi dare? Elena.
Risposta.
Non è mia competenza e non ho mai letto studi sulla dieta per il cortisone, ma come cultura generale – che chiunque può avere - so che il c. tende ad aumentare la pressione (senti il medico o il farmacista se l'aumento è congruo), e so che fa eliminare più potassio e calcio.
Qui entriamo nel mio campo. Quindi: tanta acqua di rubinetto di Roma, molto calcica (lascia l'acqua in una caraffa larga: l'ipoclorito dovrebbe evaporare a temperatura ambiente in una notte). Di quelle commerciale l'unica un po' calcica è Ferrarelle.
Poi ogni giorno 2 o 3 porzioni di latticini, i più magri possibile (mozzarella, quartirolo, è il momento degli insipidi light ecc). Poi elimina la saliera dalla tavola e sulle pietanze spargi solo un pizzico di sale misto ad erbe o iposodico (negozi bio o supermercati) solo in superficie. Non superare 1 g al giorno.
Poi moltissima frutta e verdura (almeno 6 pz al giorno, come spiegato al Corso), legumi ogni giorno e cereali integrali. La cipolla cruda in inalata ha un forte potere diuretico proprio sul sodio. Lascia stare gli agrumi (rischio naringenina). Cauta con caffè e tè. Liquirizia è veleno (ipertensivo)

21 aprile 2009 alle ore 22:29  
Anonymous Teo said...

ORZO SOLUBILE.
Salve ho scoperto da poco questo blog e lo sto "spolpando" avidamente, ho in mente tanti quesiti, comincio da questo: l'orzo solubile venduto in barattoli e senza aggiunta di altri ingredienti e in generale i miscugli di cereali solubili finemente macinati da sciogliere in acqua,latte,ecc., vanno considetati prodotti raffinati e quindi da evitare?
Grazie mille.
A presto.

23 aprile 2009 alle ore 17:02  
Blogger Nico Valerio said...

ORZO TOSTATO SOLUBILE (o anche cicoria, fichi secchi, ghiande e surrogati simili). Sconsigliabile perchè poco naturale e meno sano del caffè. E' tostato, quindi teoricamente mutagenico e cancerogeno (come il caffè). Ma non ha la caffeina e i tanti polifenoli tipici del caffé che lo rendono moderatamente antiossidante e anti-cancro. Senza contare il potere digestivo e nervino della caffeina.
Inoltre i surrogati sono resi solubili (il che vale anche per il caffé solubile) con un complesso processo chimico. Chi te lo fa fare per bere il nulla? Perché poi l'infuso deve essere nero? Allora prenditi un infuso di erbe....
O un tè verde, aromatizzato con erbe a piacere.

23 aprile 2009 alle ore 17:35  
Blogger Nico Valerio said...

MANDORLE AL POSTO DI NOCI, E OMEGA-3
Posso sostituire le noci con le mandorle? Una decina al giorno sono troppe? Le prendo al posto
di un cucchiaio di olio...è corretto? Ciao. MC

Le noci sono l'unico seme oleoso a noi familiare molto ricco di grassi omega-3 (che poi nell'organismo possono dare origine anche, se tutto va bene, a EPA e DHA che altrimenti si trovano solo nel fegato di alcuni pesci. Ma le noci sono rare sul mercato perché non si mantengono e si irrancidiscono rapidamente. Ecco perché tuti chiedono "se è possibile sostituirle con le mandorle", molto più stabili e reperibili. Sì, ma non è proprio la stessa cosa. Tracce di Omega-3 dovrebbero averle, ma...
I famigerati semi di lino ne hanno più delle noci: sono insipidi, hanno un precursore dell'acido cianidrico come le mandorle amare e sono difficili da mangiare (vanno tritati all'istante e cosparsi, tipo formaggio, non mangiati interi). Però per i fissati degli Omega-3 (mentre magari di disinteressano di tutto il resto... il che è una contraddizione) vanno bene.
La mia risposta la sai già: prima degli Omega-3 bisogna mangiare legumi spesso, cibi integrali, verdura e frutta. E semi oleosi qualunque (o olio). Gli Omega-3 sono un dettaglio secondario.

28 aprile 2009 alle ore 13:10  
Blogger Nico Valerio said...

CONSERVARE LEGUMI COTTI IN FRIGO.
I legumi richiedono tempi di cottura molto lunghi, sarebbe comodo quindi cucinarli una volta e mangiarli per 2-3gg. Ci sono controindicazioni nel conservare in frigo 2-3 giorni magari in un barattolo di vetro fagioli,lenticchie oppure quei deliziosi mix di cereali e legumi? Teo.

Già detto e ridetto nei vari articoli sui legumi (fai una ricerca nella finestra in alto a sn, anche sul blog vegetariano "cugino" Love-Vegetarian).
I miei si conservano (piano alto) fino a 7 giorni, molto ben scolati, cioè senza ombra di acqua di cottura o sugo (possibile terreno per batteri), già ben conditi rimescolando bene quando sono ancora caldi con sale, erbe, spezie e-o aceto (tutti conservanti naturali), in recipienti larghi di vetro con coperchio appoggiato (cioè mai chiusi a tenuta). Cuocendone 500 g secchi, vanno mangiati ogni giorno per consumarli tutti entro i 7 gg. Altrimenti freezer in barattoli di vetro.
Come vedi, è il trattamento di conservazione naturale che conta. D'estate, se si apre spesso il frigo e la sua temp. è troppo alta, si possono conservare anche solo 3-4 gg. Insomma, dipende da te, non da loro.

28 aprile 2009 alle ore 13:33  
Anonymous Eva said...

LIEVITO FRESCO E IN COMPRESSE.
Che differenza c'è fra lievito vivo e lievito in compresse? cosa è meglio prendere?

Risposta.
Il primo è quello fresco (o liofilizzato) "da pane" che si conserva solo pochi giorni in frigo. Fermenta con produzione di gas in presenza di carboidrati. Quindi andrebbe preso assolutamente a stomaco vuoto e lontano da ogni pasto (mezzo cucchiaino). Questo limita il suo impiego pratico.
Quello in compresse è invece devitalizzato: non fermenta (e quindi non si potrebbe usare per lievitare il pane), e si prende alla fine dei pasti. 2 cp ad ogni pasto. Quindi se ne può prendere di più (6 al giorno) con vantaggi (vitamine gruppo B, minerali vari). Questo è presente anche in polvere o scaglie (e allora conviene cospargerlo su insalate o pasta. Ma poiché modificherebbe il sapore della pietanza, tanto vale assumerlo come compresse.

6 giugno 2009 alle ore 15:00  
Blogger Nico Valerio said...

UOVO: CHE HA DI ESCLUSIVO?
Mi chiamo Igor Sartoni e sono un ragazzo di 23 anni di Genova vegetariano incostante da circa un anno e mezzo.
Inanzitutto complimenti per il tuo blog che è davvero completo e serio e l'ho trovato utilissimo in molte occasioni.
Ti vorrei fare una domanda e spero di non essere di troppo disturbo visto che immagino ti scriveranno spessissimo per chiederti consigli.
Per motivi religiosi io posso mangiare latte e derivati ma non uova. Sapresti per caso indicarmi quali sono gli elementi assolutamente essenziali, se esistono, che si trovano solo nelle uova? O sai per caso se esiste un sito dove posso trovare informazioni al riguardo?
Ti ringrazio anticipatamente e complimentoni ancora per il tuo blog.
RISPOSTA
L'uovo non ha nulla di davvero esclusivo. La domanda è mal posta. Non dobbiamo mangiare questo o quel cibo perché contengono chissà che di miracoloso. Invece dobbiamo, tanto più come vegetariani, avere una dieta completa, col maggior numero possibile di alimenti. Varietà, diversità biologica...
Perché se no tu dovrai ricavare le proteine complete solo dai latticini (ottimi, però tutti molto grtassi), oppure ricordarsi ogni giorno di mangiare insieme cereali integrali e legumi. La vit. B12 l'avresti comunque grazie ai latticini. Che però dovresti mangiare ogni giorno.
L'uovo, invece, permette proteine complete (le migliori) e vit.B12 con pochissimi grassi. Vatti a leggere (usando il motore di ricerca in alto a sinistra) i vari articoli già pubblicati sull'uovo.
Il suo colesterolo, se uno è sano, come entra, così esce. Viene trattenuta una quota minima, circa il 10%.
Insomma, non è essenziale sul piano nutrizionale, ma serve a diversificare e rendere più facile, completa e prolungata nel tempo la dieta vegetariana. Che altrimenti, se troppo stretta, con troppi limiti, porta a carenze, magrezza eccessiva o obesità (se tu mangiassi tanti formaggi ogni giorno). E i medici ti persuaderebbero a smettere.
(Infatti parecchi miei amici Hare Krsna, lacto-vegetariani, sono sovrappeso...).

9 giugno 2009 alle ore 18:31  
Anonymous Igor said...

Ciao.
Ti ringrazio della risposta molto esaustiva.
Essendo vegetariano da relativamente poco non ho ancora bene chiari quali sono i principi quindi anche la domanda non era ben formulata.
Per quanto riguarda le proteine mangio ogni giorno legumi e cereali perchè sto integrando alcuni principi macrobiotici che danno ottimi risultati su diversi campi.
Consiglierei a qualunque vegetariano di leggere alcuni libri sulla macrobiotica, anche solo per informazione.
Ci sono persone che sono state date per morte dalla medicina tradizionale e che sono guarite con la macrobiotica.
Grazie mille ancora della risposta!
Ciao!

10 giugno 2009 alle ore 19:47  
Blogger Nico Valerio said...

MACROBIOTICA. Igor, mi dispiace, non ci siamo. Prima ammetti di non avere ben chiari i principi dell'alimentazione vegetariana (che non sono diversi dalla scienza della nutrizione in genere), poi ti metti a consigliare la Macrobiotica? Sappi che se praticata in senso stretto, com'è scritto nei libri macro, cioè alla Oshawa, è ipertensiva e dannosa per il cuore (eccesso di sale, salse di soia, gomasio, umeboshi, perfino verdure sottosale), produce radicali liberi e quindi è cancerogena (tutto tostato, caramellizzato, yanghizzato, nitukè, troppo cotto, salse di soia, assenza di crudo ad ogni pasto, assenza di grandi insalate e frutta cruda ecc).
Cioè il contrario di quello che TRADIZIONE ANTICA e SCIENZA MODERNA dicono, insieme. Non è protettiva ed è ricca di rischi.
E' proprio in controtendenza rispetto al salutismo. Oggi il sale è quasi vietato. Gli Antichi lo usavano come conserrvante, ma oggi col frigorifero... Quindi è una dieta che invecchia molto.
Se poi non mangi in quel modo, ma mangi molte verdure, di cui buona parte cruide, e frutta, allora non fai macrobiotica ma alimentazione naturale.
Oltretutto la M. non è vegetariana. I m. che conosco mangiano carne o pesce nei giorni di festa.
Le uniche cose indovinate sono i cereali integrali, i legumi e i semi oleosi. Stop. Ma tutte le altre regole sono sbagliatissime. Del resto nessun popolo è mai stato macrobiotico. Non è mai esistita in Oriente. Ai tempi di Oshawa (1950) non c'era un solo ristorante macrobiotico (il nome è...greco, basta dire, e copiato da un medico naturista europeo) in Giappone. I giapponesi mangiano per fortuna anche molto cibo crudo.

10 giugno 2009 alle ore 21:41  
Anonymous Igor Sartoni said...

Più che non ci siamo, mi sembra che qui si stia parlando come si sul dire, in due lingue differenti.
Ciò che voleva essere inteso con quel commento riguardava la filosofia e la sacralità data al cibo e all'alimentarsi proveniente dall'ideologia macrobiotica.
(Per non parlare delle raccomandazioni di masticare bene e mangiare mantenendo un clima di pace, fattori che inlfuenzano la salute almeno quanto cosa si mangia se non maggiormente)
Siccome una verità non può essere applicata a tutti il fatto che esistano casi documentati di persone guarite da malattie gravi con quella dieta non voleva essere uno spot macrobitico ma un ribadire la grande influenza dell'alimentazione in tutti i campi della nostra vita.
E questi non toglie il fatto che chi per un motivo o per l'altro si sia interessato all'alimentazione sia affascinante leggere queste cose
Come disse Yoko Ono proprio riguardo questa dieta è pericoloso cercare di unificare le cose, persone diverse hanno bisogni diversi.
Ma forse, come ribadivo all'inizio, tutte queste parole sono dette nel posto sbagliato.
Ai commentatori la sentenza
Un saluto.

13 giugno 2009 alle ore 13:41  
Anonymous Igor said...

Nico ti ringrazio delle risposte.
Ribadisco i complimenti per il Tuo utilissimo, completo e professionale Blog. Realtà come queste sicuramente sono di grande aiuto per la sensibilizzazione verso l'alimentazione.
Ciao!

14 giugno 2009 alle ore 08:42  
Blogger Nico Valerio said...

VEGETARISMO, LATTOSIO, FORMAGGI, B12, SOIA
Finalmente sono riuscita a fare del mio pensiero uno stile di vita... sono diventata vegetariana e mi sto barcamenando in questo mondo per me ancora un po' sconosciuto!
Premettendo che la mia scelta è arrivata dopo anni di consultazioni di libri, siti internet e affini e dopo innumerevoli discussioni familiari per la non accettazione di questo stile di vita, mi ritrovo a chiedere consigli qua e là per capire meglio se anche per me è possibile abbracciare questa dieta.
Soffro di una forte intolleranza al lattosio dalla nascita e non assumo mai latte.
Durante la settimana consumo in totale un massimo di 4 uova e massimo 100 gr di parmigiano stagionato oltre 30 mesi (dove il lattosio risulta già scisso).
Raramente mi permetto altri formaggi come il groviera, pochissima ricotta o poco yogurt.
Tutte queste possono essere buone fonti di vitamina B12?
Inoltre volevo chiederle consiglio riguardo l'uso di soia e suoi derivati: io consumo giornalmente latte o yogurt di soia, 2-3 volte alla settimana anche tofu..leggo su svariati siti che la soia andrebbe consumata in maniera assolutamente inferiore, è la verità?
Concludo infine che quasi ogni giorno consumo legumi (di cui sono ghiottissima!!!) cercando spesso di abbinarli ai cereali..
Rosanna.

Risposta:
(Troppe domande insieme: meglio farne una per volta)
Benvenuta nel mondo vegetariano. A molte domande ho già risposto con vari articoli sui 2 blog (questo e http://alimentazione-naturale.blogspot.com ). Vai a ritroso leggendo gli articoli dei mesi passati, non solo l’ultimo.
Attenzione ai siti e forum web: ci sono un sacco di sciocchezze in forma para-scientifica (che impressionano gli inesperti) e anche molte idee estremistiche, faziose e propagandistiche, come quasi tutti i siti vegan, macrobiotici, diete, palestre, sedicenti guaritori, inventori, scopritori, terapeuti alternativi col loro “metodo” o “dieta”. In alimentazione e medicina non può esistere un metodo personale. I siti medici o nutrizionistici, poi, sono spesso deludenti o dicono cose ovvie o riduttive o troppo prudenti (secondo loro, ogni novità “non è ancora provata”…), e accettano le scoperte della Scienza, di cui sotto sotto diffidano, anche 5 o 10 anni dopo…
Perciò sono stato costretto ad aprire questi 2 blog

Sul lattosio devi provare di tutto finchè non trovi i latticini giusti, dallo yogurt (in cui teoricamente tutto (?) il lattosio dovrebbe trasformarsi in innocuo acido lattico) fino ai 450 formaggi italiani. Ma consumare solo il parmigiano vecchio mi sembra eccessivo.
100g di formaggio a settimana mi sembra un po’ poco. La porzione di quello stagionato è di 50g a porzione (100g quello fresco o morbido, 120ml lo yogurt). Secondo le Piramidi italiane puoi consumare anche 2-3 porzioni di latticini al giorno: guarda con i motori di ricerca dei 2 blog le voci piramide, formaggi, latticini. Io invece consiglio in teoria 1 o 2, ma bisogna tener conto dei casi personali e della tua dieta effettiva.
In questo blog ci sono 2 articoli esaurienti sulle fonti di B12 per i vegetariani.
Sulla soia non ci sono limiti se non di buonsenso e in caso di gravidanza o terapie con estrogeni, con cui potrebbe interferire, poiché i fitoestrogeni nel corpo vanno a colpire i medesimi siti degli estrogeni veri.
Aggiungerei i cereali integrali, compreso pane e pasta, e le canoniche (perfino per la scienza ufficiale, figuriamoci per vegetariani e naturisti) 5-6 e più porzioni di verdure e frutta. Per aumentare fibre e antiossidanti indispensabili. Se raddoppi i frutti arrivi facilmente a 7-8.
Se non hai problemi di colesterolo in famiglia e mangi molti legumi, cereali integrali ecc, puoi anche consumare un uovo al giorno. (v. articoli). Io lo faccio da anni, e la scienza mi dà ragione.

18 giugno 2009 alle ore 18:44  
Anonymous Biagio said...

Caro nico, ho sentito parlare di straordinarie virtù attribuite ai funghi shiitake, come ad esempio le proprietà stimolanti del sistema immunitario e della compresenza di ben 7 aminoacidi essenziali.. e non ricordo dove ho letto anche che tu parlavi di questi funghi in un tuo libro, tuttavia non ho trovato nulla nei tuoi blog, e in generale ho notato che parli poco dei funghi (non sono neanche contemplati in "CHE COSA MANGIA UN VEGETARIANO?" nel tuo blog lacto-ovo vegetarian).
In conclusione la mia domanda è rivolta alle tue conoscenze su questi miracolosi funghi asiatici (su cui non nascondo un certo scetticismo) e sui funghi in generale...e spero che la risposta sia seguita da un articolo più esauriente!

24 giugno 2009 alle ore 12:43  
Blogger Nico Valerio said...

FUNGHI. A me piacciono molto. Ne parlo poco perché sono cibo eventuale, di gusto (un tempo d'emergenza), di scarsa utilità e di scarsa digeribilità. Quindi non hanno alcuna importanza sul piano alimentare. Tra l'altro le loro millantate proteine sono "abbondanti" solo perché calcolate sui... funghi secchi. Grazie tante: quando si ammollano e si cuociono tutto cambia. E poi basta dire che non godono della sintesi clorofilliana.
Non possono essere considerati tra le 5-7 porzioni di verdure e frutta, ma in più, se si vuole.
Per colpa delle idrazine alcuni sono stati considerati cancerogeni. Altri per altre sostanze anti-cancro. Ma niente di miracoloso. Centinaia di alimenti per noi quotidiani, freschi, familiari ed economici, sono molto più anti-cancro dei funghi shitake. Lo shitake l'ho inserito nel mio Manuale di Terapie perché ho trovato degli studi (orientali e anche Usa).
Oltretutto i funghi sono dei filtri dell'inquinamento e quelli selvatici sono ancora radioattivi per Cernobyl (non quelli coltivati nelle cantine, come i prataioli bianchi).
Quindi, mangiamo pure i funghi, io direi solo quelli coltivati (cotti, ma le vesce, gli ovoli e i prataioli anche crudi in insalata): ne sono ghiotto.
Ma servono alla gola. E non possono assolutamente sostituire le verdure, ma solo aggiungersi. Insomma, se ne può benissimo fare a meno. Importante invece assicurarsi le 5-7-9 ecc. porzioni giornaliere di verdura e frutta.

24 giugno 2009 alle ore 17:52  
Anonymous Biagio said...

Ti ringrazio per la tua rapida ed esauriente risposta. Proprio come pensavo la mitizzazione dei funghi shiitake è solo una trovata commerciale come tante...
Grazie per il lavoro che fai a vantaggio di tutti!

24 giugno 2009 alle ore 22:27  
Blogger Nico Valerio said...

POLIFENOLI E LATTE. Complimenti per i blog alimentazione-naturale e LOVE. Ho letto tutti i tuoi post, anche quelli vecchi: precisi e completi. Siccome anch'io da anni faccio colazione con muesli e frutta con yogurt o latte, il tuo post sugli antiossidanti vanificati dalla presenza di latte nello stesso pasto mi ha preoccupato: vuoi dire che tutti quei preziosi polifenoli della calazione sono andati persi? Nel mio caso una buona metà delle porzioni di frutta è proprio nella colazione... Paolo.

RISPOSTA. Tranquillo, era se ricordo bene un piccolo studio sul tè e in particolare sulle catechine. Quante volte bevi latte in una giornata? Considera che TUTTI i cibi vegetali (verdure, cereali integrali, legumi, semi ecc) hanno i polifenoli. Quindi, ahi voglia! Sono talmente abbondanti che anche se ne perdi un po'...

2 luglio 2009 alle ore 00:08  
Anonymous Paolo said...

Grazie della risposta: confidavo infatti che il poco latte della colazione ne rubasse pochi rispetto alla quantità totale. Di latte ne bevo poco perchè per la seconda porzione di latticini mi butto sugli amati formaggi. Mi riferivo al tuo post di febbraio 2009 sullo studio dell'INRAN relativo agli antiossidanti dei mirtilli inattivati dal latte.
Ciao e grazie!

2 luglio 2009 alle ore 12:58  
Blogger Nico Valerio said...

ZUCCHERO BIANCO, BIONDO, BRUNO, E MIELE
Fabio chiede: Cosa ne pensi di questo articolo sullo zucchero?: http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/06/03/miti-culinari-6-lo-zucchero-veleno-bianco/

Risposta: Conosco e apprezzo quel blog scientista. Come si legge sotto la testata del mio blog, la Scienza è uno dei due riferimenti costanti dell'Alimentazione Naturale e sana, non per caso nata in ambienti ippocratici (e Ippocrate passa per il fondatore della medicina scientifica). L'altro riferimento doveroso, però, è la Tradizione. Di cui B. non sembra occuparsi minimamente. Eppure l'alimentazione è antropologia, cultura, non chimica pura. Insomma, certo che è stata plasmata dall’Uomo con quello che trovava sulla terra, magari trasformato (vino, pane, spaghetti ecc), ma l’alimentazione doveva poi diventare abitudine, cultura, tradizione, medicina. Ha sempre avuto valori simbolici e pratici condivisi da tanti uomini.
Il saccarosio puro, lo zucchero, non farà morire nessuno (ho sempre criticato i fanatici dell'allarmismo), però è davvero uno degli alimenti più artificiali e tecnologici. Che per il bassissimo prezzo sta dappertutto, ormai. Una vera droga. Che pone seri problemi dietetici e preventivi (e sì, perché impedisce, sfamando, di consumare carboidrati complessi protettivi, cereali integrali, verdure, frutta, legumi). A che serve? A nulla. E' protettivo, curativo? No. Se ne può benissimo fare a meno. Nutrizionisti e dietologi confermano che non abbiamo un fabbisogno quotidiano di zuccheri semplici (quelli dolci), e perciò anche il buon miele o l’ottimo zucchero scurissimo di melassa “moscovado”, l’unico che consiglio (ha il sapore della liquirizia, altro che privo di sostanze minerali…), va preso a cucchiaini (1-2-3 al giorno...). Non di più. Visto che se ne può mangiare così poco, tanto vale eliminare del tutto l'inutile saccarosio puro, caloria vuota, e sostituirlo con buon miele o col moscovado. Attenzione, il normale zucchero biondo di canna è perfettamente uguale al bianco: spesso è addirittura colorato con coloranti chimici (Demerara).
Del resto, lo stesso sapore dolce era rarissimo nell'Antichità: oggi tutto deve essere dolce. Assurdo. E' una grave diseducazione del gusto che fanneggia soprattutto i bambini e le donne. Che infatti hanno grossi problemi. Ma di questi Bressanini non si occupa, come ammette. Però io me ne occupo e preoccupo.

14 luglio 2009 alle ore 18:18  
Blogger Nico Valerio said...

POTENTI FARMACI. COME PROTEGGERE FEGATO E RENI - Assumo da 14 anni neurolettici ed anticolinergici (tutti i giorni). Per quanto riguarda la patologia psichiatrica mi ricordo che, in Alimentazione naturale, indicavi arachidi e pomodori secchi come alimenti adeguati, cioè curativi.
Per alleggerire i reni ed il fegaro dal Risperidone (neurolettico) e dall'Akineton (anticolinergico) come mi devo orientare? Appena puoi dammi indicazioni, te ne sarei grato. Dimenticavo, in questo periodo sto prendendo anche Tavor da 2,5 perchè non riesco a dormire la notte. ciao giampaolo
RISPOSTA - Renditi conto: non ingerisci tre alimenti (ognuno con piccolissime quantità di centinaia di sostanze chimiche), ma tre sostanze chimiche pure ad alte dosi e da anni. L'unica protezione sensata è profittare del potere depurativo di acqua, frutta fresca e insalate miste in abbondanza ogni giorno. Sperando che nelle verdure con ci siano sostanze che allungano la emivita delle tre molecole.

17 agosto 2009 alle ore 16:25  
Blogger Nico Valerio said...

KEFIR? COME LO YOGURT: DAVVERO EFFICACE? - Ciao il tuo blog e' molto interessante. complimenti! che ne pensi del kefir? Mauro.
RISPOSTA - Quello che penso dello yogurt: gustoso alimento, sano, da prendere anche ogni giorno. Ma ce ne vuole davvero tanto per superare la barriera cloridrica dello stomaco. Il nostro acido gastrico potrebbe uccidere quasi tutti i lactobacilli dello yogurt. Fai prima a dire qual è il tuo problema. Se è la colite spastica o colon irritabile che hanno tutti sappi che dipende dalla somatizzazione dei nostri stress emotivi o fisici: non un singolo cibo ma una dieta totalmente naturale quasi "elimina" la colite. E' così che da adolescente iniziai l'al nat...

17 agosto 2009 alle ore 16:35  
Blogger Nico Valerio said...

ALGHE E LORO UTILITA'
Chiede Biagio: A parte la storia sulla B12 [quella delle alghe non è la cianocobalamina, la sola assimilabile dall'Uomo, ma un analogo che inganna i recettori senza utilità per il consumatore, p.es. vegan, NdR] pensi che le alghe siano un alimento utile per i minerali che contengono?
Risposta. Bah, hanno molti sali e altre sostanze utili, come gli alginati e altre fibre, ma a che prezzo e in quali quantità nelle porzioni abituali? Meglio i cibi di terra. Lo iodio invece sarebbe interessante per chi non mangia pesce, ma ho appena letto uno studio serio che prova che lo iodio è molto variabile da partita a partita, svapora al sole quando l'alga è disseccata e diminuisce ancora con la conservazione. E poi le alghe si mangiano a decine di grammi: quanti sali pensi che ci siano in pochi grammi? Tutte le tabelle si riferiscono a 100 g. Voglio dire che il nostro organismo neanche se ne accorge. Ma il commerciante e l'importatore sì che se ne accorgono. E ti ringraziano. Insomma, usiamo il cervello, il cibo è il più alto test d'intelligenza: mangiamole pure una volta tanto, per curiosità, ma vale la pena in tempi di crisi? E poi la Storia, le Tradizioni. I nostri trisavoli, gli antichi Etruschi e Romani, con tutte le erbe che avevano, mangiavano alghe? Non lo sai che il fondamento dell'alimentazione naturale e sana sono le Tradizioni, purché avvalorate dalla Scienza?

22 agosto 2009 alle ore 10:08  
Blogger Nico Valerio said...

ARANCE E LATTE
E' vero che assumendo nello stesso pasto arance o altri agrumi assieme al latte, si rende più difficile la digestione di quest'ultimo?
Risposta. Scusa, ma non lo sai che nello stomaco abbiamo un acido molto più potente di quello delle arance?
Al contrario, unendo arance e latte si rende la digestione di quest'ultimo, che già è facile, ancora più facile. Gli acidi organici deboli (come il citrico) cagliano il latte subito, favorendone la digestione. Anticipano la cagliatura che farà più tardi il ben più potente acido cloridrico dello stiomaco.
Invito perciò chiunque beva latte ad accompagnarlo prima o subito dopo con 1 o 2 arance o agrumi.

22 agosto 2009 alle ore 10:15  
Blogger Nico Valerio said...

METEORISMO DA LEGUMI? UNA LEGGENDA. A MENO CHE... - Vi risulta (prova su pancia) che i fagioli dell’occhio non diano meteorismo, a differenza di tutti gli altri? Lettore A

Risposta: Dal 1991, quando scoprii sulle riviste scientifiche i poteri dei legumi, mangio legumi ogni giorno e non so che cosa sia il meteorismo “da legumi”. Tipica leggenda metropolitana-familiare. Pur avendo dall’adolescenza - ormai quiescente - il colon irritabile... (che non c’entra nulla col cibo: è una sindrome psicosomatica). Tuttavia se 1-2 giorni all’anno ho dolor di pancia perché ho preso freddo o per colon irritabile, mangio lo stesso, volutamente, il mio piattone di legumi. Perché ho letto in uno studio scientifico che i batteri vanno “abituati”.
I polisaccaridi indigesti tipici di tutti i legumi, come stachiosio ecc (quale più quale meno) sono aggrediti dai batteri del colon, i quali si “abituano”, cioè si modulano, nel senso che crescono i ceppi più adatti a demolirli in qualche modo, con produzione fisiologica di metano, CO2 e altri gas. Fisiologica. Infatti, questi gas entro i (non ricordo più) tot litri (p.es 1-2 al giorno) sono inavvertibili dal soggetto. Cioè altri batteri li assorbono. Infatti i litri prodotti fisiologicamente
ogni giorno sono diversi.
Se tu te ne accorgi (gonfiore, borborigmi ecc) vuol dire che c’è qualcosa di sbagliato:
1. Mangi pochi legumi e-o di rado. La flora non li riconosce... e non si è modulata
2. I legumi non sono stati ben cotti. In tal caso, si aggiungono ai polisaccaridi, saponine, antienzimi ed altri potenti fattori anti-digestivi tipici dei legumi (perciò i legumi a parità di calorie da carboidrati “fanno dimagrire”, v. India, e sono controindicati in grandi quantità in bambini e animali in sviluppo...) non sono stati in parte inattivati. Serve temperatura alta e cottura prolungata (pentola a pressione per 30-60 min a seconda del legume. Unica eccezione la
lenticchia: 20-35 min in coccio coperto.
I legumi NON devono mai essere “al dente” ma MOLTO COTTI. Si devono schiacciare con un grissino fino.
Se uno invece ha il colon irritabile perché sensibile, e somatizza tutto, be’... è “colpa sua”, della sua psiche, non del cibo...:-)

2 settembre 2009 alle ore 17:44  
Blogger Nico Valerio said...

KEFIR D'ACQUA. Sto cercando il kefir d'acqua - lo usavo anni fa e poi l'ho abbandonato. Tu puoi aiutarmi? Grazie. Stefano

Bah, non è un toccasana. Forse male non fa (se la preparazione è accurata e fatta da un... biologo). Sono fissazioni ottocentesche, oggi diffuse ancora in provincia, che è sempre più credulona. Mai sentito qualcuno che a Roma o Milano si fa il kefir d’acqua in casa.
Comunque se ti va lo trovi ovunque, basta andare su google e digitare kefir e acqua. Ci sono paesini del Veneto dove le donne si tramandano di amica in amica come un segreto il fungo cinese o il fungo del Caucaso. Superstizione. Le sue proprietà terapeutiche sono o modeste o nulle. Anzi, ha un alto rischio igienico. E’ un terreno di coltura ideale per batteri e microrganismi, alimentati dallo zucchero. Tra l’altro incontra nello stomaco il potente acido cloridrico (muriatico) che dei pochi lactobacilli farà strage. Dovresti prenderne perciò enormi quantità. Allora meglio uno yogurt: almeno nutre e lì di lactobacilli ce ne sono molti, e perciò qualche l.b. - con 3 o 4 yogurt al giorno - riuscirà ad arrivare nell’intestino... Inoltre c’è la fermentazione alcolica. Anche se poco, si forma sempre alcol (infatti è richiesto lo zucchero).
Ammesso che i caucasici siano in buona salute (bisogna vedere, poi: avranno sicuramente le infezioni da scarsa igiene nella prima infanzia, e tra gli adulti frequenti tumori “orientali” da conserve a esofago, stomaco e fegato), sarà per il loro complessivo stile di vita fisicamente attivo, selvaggio e arretrato. Non certo per il kefir (che loro fanno col latte).
Quel che è certo, è che da un popolo presunto “sano” non possiamo isolare un cibo o un solo comportamento, perché la vita è fatta di migliaia di elementi.
Insomma l’alimentazione sana e naturale non è certo un cibo misterioso o una bevanda “miracolo” che (ferma restando tutta la nostra alimentazione e vita sbagliata: queste nessuno se la sente di cambiarle...) “mette tutto a posto”.
E anche come alimenti naturali terapeutici, la nostra cultura ha i migliori: non abbiamo nulla da imparare dagli Orientali. I Caucasici divorano capretti arrosto e bruciacchiati a più non posso, noi siamo famosi per le nostre insalate abbondanti, la frutta e i cereali mangiati in quantità ogni giorno. Altro che kefir!

18 settembre 2009 alle ore 11:36  
Anonymous Sap said...

Ciao Nico e grazie per la tua opera!
Apprezzo moltissimo la disponibilità che dimostri nel condividere le tue conoscenze, te ne sono davvero grata.
Ti faccio una domanda (perchè, cercando cercando, non mi pare che questo argomento sia già stato affrontato): come sostituire praticamente e saggiamente l'integratore di acido folico (0,4 mg/die)"imposto" dai ginecologi a tutte le donne che cercano di avere un figlio?
Ci sarebbero molte altre questioni, forse ti scriverò in privato...Comunque mi farebbe un gran piacere conoscere la tua opnione riguardo l'alimentazione in gravidanza (evento fisiologico appunto, ma pur sempre evento)...magari hai già in serbo un nuovo articolo.
A presto!

12 ottobre 2009 alle ore 19:19  
Blogger Nico Valerio said...

FOLATI. Ma come? Ho scritto un articolo apposito con tanto di originale tabella sul mio blog vegetariano, e non te se sei accorta? Quando sei su Love-Vegetarian cerca "folati" nella finestrina in alto a sinistra.

13 ottobre 2009 alle ore 09:50  
Anonymous Paolo said...

Ciao Nico,
ho letto dei tuoi corsi. Per chi non può partecipare, hai mai pensato di vendere le tue dispense, quelle che fornisci durante i corsi? Vista la sicura qualità penso che molti sarebbbero disposti a pagarle bene anche in formato elettronico, su file. Io sono fra questi. Visto che i tuoi libri sono introvabili...

16 ottobre 2009 alle ore 12:18  
Blogger Mymma said...

Ciao,
mi sono da poco avvicinata all'alimentazione vegetariana.... stavo facendo un giro su internet per farmi un'idea e questo blog mi è stato davvero utile. Avete qualche bel libro per "principianti" da consigliarmi?
Grazie e complimenti! =D
Mymma

23 ottobre 2009 alle ore 15:59  
Blogger Nico Valerio said...

Paolo, le Dispense sono bozze di appunti, e per lo più sulle novità: niente a che fare con un libro organico, ordinato e ben scritto, che deve dire tutto.
E-book? La gente è abituata a tutto gratis sul web. Lavorerei molto per l'aggiornamento e venderei pochissimo.
Se poi lo metto in rete gratis la gente è quello che è: alcuni copierebbero e pubblicherebbero col proprio nome. Internet è piena di persone così, anche all'estero. Per di più siamo in Italia. Non ci avevi pensato?
Allora mi converrebbe pubblicare da me il manuale aggiornato.

31 ottobre 2009 alle ore 11:08  
Blogger Nico Valerio said...

Mymma, intanto segui il mio blog vegetariano (v. mela rossa sul colonnino). Libri ben fatti non ce ne sono: tutti con le solite leggende metropolitane pre-scientifiche dell'800 e 900...
Tipo "alimentazione senza muco", "frutta lontano dai pasti", "carboidrati e proteine mai insieme" (e i fagioli, allora?).
Poni singole domande e ti risponderò con articoli dettagliati. Meglio che su qualsiasi libro. Però pretendo che almeno la gente legga e lasci un commento (così capisco che il blog è frequentato e che non sto facendo un lavoro gratuito sì ma inutile)

31 ottobre 2009 alle ore 11:14  
Anonymous Paolo said...

Caro Nico,
si lo so, ho letto tutti i tuoi post sull'editoria e sulle difficoltà di pubblicare tuoi nuovi libri (condivido ciò che dici al 100%). Speravo solo che le dispense fossero una sorta di "bozza" di un futuro libro... va beh, intanto è già molto avere i tuoi blog (ma dove trovi il tempo di portarne avanti tanti contemporaneamente? Dormi un'ora per notte?) che piano piano diventano un enorme libro virtuale. A proposito, non pensare neanche un attimo che se lasciamo pochi commenti è perchè non ci interessano i post (e men che meno che il tuo lavoro sia inutile). Probabilmente molti ragionano come me e si frenano dal fare troppe domande per non farti sprecare il tuo tempo a rispondere a domande che temiamo banali (e poi noi italiani siamo sbruffoni: fare domande è come ammettere di non aver capito o essere ignoranti, non lo ammettiamo facilmente, così l'ignoranza dilaga).
Su internet (ma anche in libreria e sulle riviste, pure specialistiche, per non parlare dell'industria alimentare, ahimè) c'è un tale marasma riguardo l'alimentazione che io sono sempre a metà strada fra lo sconforto e la rabbia (a vedere nutrizionisti consigliare i dolci per aumentare "un pochino" l'introito calorico a efebiche e svogliate lettrici, o l'etichetta al supermercato che dice "crocchette di miglio" e poi scopri leggendo bene che ce n'è il 10% e il resto è soia -altro che puls fitilla...-, o leggere autori che affermano che il consumo di pomodori, in quanto solanacee, ha aumentato la violenza urbana nelle metropoli, aiuto!!). Potrei andare avanti per ore, ma il succo è: in questo caos quasi primordiale pochi autori e pochi siti si salvano e tu sei uno di questi: continua con i tuoi imperdibili post.

31 ottobre 2009 alle ore 23:28  
Anonymous Asia B said...

LATTICINI, CALCIO E OSSA
I medici sono poco informati? A molte signore con osteoporosi per esempio consigliano di implementare la quantità di latticini...ed invece io continuo a leggere che nei paesi dove si consumano più proteine animali e "casearie" si ha maggior incidenza di questa patologia; quindi il legame è inverso;non dicono che le fonti di calcio nella dieta possono essere altre, tipo sesamo,mandorle,broccoli....

Rispondo:
Ecco, dopo gli errori dei nutrizionisti e dei medici (ma non dei clinici ricercatori), passiamo alle esagerazioni e campagne "ideologiche" delle lobbies, che impazzano su internet e sugli opuscoli. La lotta al latte è di origine macrobiotica, ha motivi ideologici, non scientifici. Gli studi che dici hanno dimostrato che non sono le proteine ma l'eccesso proteico a decalcificare le ossa, oltre a mancanza di sport, problemi ormonali e carenza di vit.D (Paesi nordici). Gli studi epidemiologici non distinguono bene tra chi consuma molta carne, lardo, grassi, salumi e formaggi. Perchè si tratta delle stesse persone. Latte e yogurt poi sono tutta acqua: hanno solo 3,1-3,5 g di proteine/grassi. E il lattosio, oltre al rapporto col fosforo, facilita la fissazione del calcio. La prova contraria? Proprio i bambini macrobiotici: soffrono spesso di osteopenia e rachitismo. Io so che alle donne in menopausa danno ormoni e vit.D, e dicono di non smettere col latte, come molte fanno per dimagrire e perché hanno letto certi opuscoli terroristici. Che è diverso.
Ma vedi il mio articolo con studi e tabella originale http://love-lacto-ovo-vegetarian.blogspot.com/2009/05/poco-calcio-per-i-veggies-si-no-anzi.html

7 novembre 2009 alle ore 02:09  
Anonymous Anonimo said...

La congelazione casalinga è il metodo di conservazione del prodotto fresco (frutta, verdura, carne, pesce) che prediligo rispetto all'essicazione.
Ho alcuni dubbi in proposito:
-la congelazione è migliore rispetto all'essicazione per quanto riguarda la perdita di sostanze nutritive?
-quali sono le sostanze nutritive che vengono perdute con la congelazione?

Cordiali saluti

2 dicembre 2009 alle ore 09:50  
Blogger Nico Valerio said...

La congelazione è necessaria in molti casi, inutile perciò chiedersi se e quanto si perde. L'alternativa alle volte è non mangiare verdure o frutta! Varie vitamine, specialmente la C, si riducono, ma si perderebbero ancora di più lasciando il vegetale a lungo a temperatura ambiente. Senza considerare il cibo animale... Ma è grazie al frigorifero (un mezzo sano e innocuo: cfr le cantine con la neve pressata degli Antichi) che la civiltà moderna cerca di nutrire un po' tutti, ed ha eliminato i tumori allo stomaco da cattiva conservazione, che invece pullulano nel Sud del Mondo.
E neanche è possibile un confronto con l'essiccazione, che altera radicalmente fino a rendere irriconoscibile - ma a differenza del sale senza conseguenze sulla salute - quei pochissimi alimenti ai quali si addice (frutti), portandosi via insieme con l'acqua, molte sostanze vitali. Fanno eccezione minerali, fibre, sostanze coloranti vitaminiche e no, e polifenoli. E gli zuccheri, tanti zuccheri semplici. Che si concentrano. E che oggi rendono la frutta essiccata un complemento gustoso ma da consumare con cautela e di rado.
L'essiccazione si può usare in casi estremi nel crudismo, dove può avere una qualche utilità sperimentale (p.es. nel c.d. "pane" crudista). Ma è dispendiosa: vuole molto tempo ed elettricità (essiccatori).

3 dicembre 2009 alle ore 01:00  
Anonymous Anonimo said...

Sono Giampaolo, vorrei un suggerimento su come combinare in proporzione uova, formaggi, legumi (e cereali integrali), quindi grassi, proteine e B12, ... come combinarli considerando che ho la renella alla cistifellea ed un colesterolo "buono" bassissimo, a 15. Non ho trovato spunti sul tuo libro "Terapie...". ciao e grazie

18 dicembre 2009 alle ore 00:39  
Anonymous Anonimo said...

Buongiorno.
Avrei un dubbio da sciogliere riguardo le arance, nonchè di filosofia alimentare di base. Ho appena letto un libro di un certo Dott. Berrino sull'alimentazione anticancro. Per la maggior parte delle cose è in sintonia su quanto propugnato in questo (per quanto ho letto)ottimo spazio sull'alimentazione naturale, ma alcune affermazioni di tale Berrino mi hanno lasciato stupefatto. Da anni mangio arance credendo che facciano solo del bene e siano un'alimento anticancro per eccellenza. Vengono persino distribuite dalla AIRC nei banchetti. Poi su questo libro mi viene detto che tra tutta la frutta (ma anche il pomodoro)le arance hanno i maggiori quantitativi di composti poliamminici fondamentali per lo sviluppo ed il nutrimento dei tumori, e se ne scoraggia l'assunzione. D'accordo che l'arancia contiene anche tutti i composti benefici che sappiamo e che "riequilibrano la bilancia", ma mi viene il dubbio che tutta questa a pubblicità sul consumo di arance salutari (idem per il pomodoro ed il tumore alla prostata)sia l'ennesima trovata pubblicitaria. E poi chi mi dice che su di me (per come sono fatto io biologicamente), pur all'interno di un'alimentazione equilibrata e completa, tutti gli sforzi per inserire arance e pomodori nella dieta (ma vale per qualunque altro alimento "salutare" o nutriceutico che dir si voglia)non migliori di una virgola, se non peggiori, la mia predisposizione a certe malattie?
Questa novità (per me) delle poliammine pericolose nell'unico frutto di cui credevo di potermi fidare ciecamente (veda ad es. il suo articolo sulla naringina del pompelmo), mi getta un bel pò di sfiducia sulle prospettive dell'analisi "molecolare" dei cibi, su cui si fonda tutta la scienza nutrizionale moderna. D'altronde se il concetto è che tutto può fare male o bene a seconda del come e del quanto, e che i cibi di una volta erano più sani di quelli di adesso, beh...questo me lo aveva insegnato anche mia nonna che non era laureata in biochimica e non faceva studi in doppio cieco(e questa provocazione vuole essere uno stimolo ad una risposta non banale, ovviamente...)
La ringrazio in anticipo per la sua attenzione.
Alberto T.

20 gennaio 2010 alle ore 16:54  
Blogger Nico Valerio said...

PROBIOTICI E FERMENTI LATTICI
Dora mi ha chiesto:
Caro Nico,
perdona la mia confusione ma...
i fermenti lattici vivi liofilizzati in capsule (del tipo acidophilus) alzano veramente le difese immunitarie come promesso o sono da considerarsi come tanti altri integratori inutili e talvolta dannosi?
Vorrei anche sapere la tua opinione sui vari tipi di "probiotici" che pullulano nel banco frigo dei supermercati e
che differenza c'è tra il latte fermentato con i probiotici e lo yogurt con probiotici...
Grazie in anticipo per la tua disponibilità!
RISPOSTA
Difese immunitarie? Sì, forse, potenzialmente, in laboratorio. Ma in genere è business, pubblicità, conflitto d'interesse in dietologi e pseudo-nutrizionisti. In un uomo reale conta la grande massa (chili)di cibo che mangia ogni giorno. Altro che una capsula o un vasetto.
I fermenti lattici, quelli che superano la barriera cloridrica (acido... muriatico!) dello stomaco, fanno certamente bene in teoria perché modulano la flora batterica ecc. ecc. Ma ce ne vorrebbero tanti, davvero tanti. 1. Per sfuggire tra una ondata di secrezione e l'altra al terribile pH gastrico, 2. per colonizzare la parte finale del tubo digerente. Solo così potrebbero avere efficacia effettiva. Quindi non aspettiamoci grandi cose. Se poi costano anche di più degli yogurt normali non ne vale la pena. Uno yogurt intero artigianale o di piccole industrie del Nord è davvero mooolto più saporito e denso. Deve essere però molto acido di sapore, cosa che ai bambini e alle donne (!) non piace. Più è acido, più ha lactobacilli.
Per l'educazione della flora batterica del colon bastano le fermentazioni benefiche delle fibre e degli amidi resistenti di cereali integrali, legumi e verdure, oltre al resto. Questi, sì, sono fondamentali ogni giorno.

21 gennaio 2010 alle ore 11:41  
Anonymous Dora said...

sospettavo che fosse un business...
A proposito del fatto che il sapore acido di certi yogurt non mi piace molto e neanche a mio figlio, hai proprio ragione! Certo che sono proprio viziata dai sapori dolci!mi devo rimettere un po' in riga :-)
Grazie ancora!

21 gennaio 2010 alle ore 22:33  
Blogger Nico Valerio said...

POLIAMMINE. Alberto, le poliammine sono sostanze naturali presenti in molti alimenti, impazziremmo se pensassimo di eliminarle, e rovineremmo tutta la dieta. Sulk tema farò un articolo dettagliato.
Come tutto in natura, fanno bene ma anche male: dov'è la novità? E i polifenoli, allora? E le temibili lectine? Solo che si sbagliano quelli che giudicano un alimento da un solo componente, perché i cibi sono complessi sinergici di migliaia di sostanze. Troverà sempre lo scienziato o il giornalista che "trova" questa o quella sostanza, che una volta data ai topi "da sola" li lascia stecchiti. E allora? E' come (in positivo) accade con il betacarotene delle verdure: dato da solo è risultato addirittura cancerogeno. Ma a noi interessa che nella pratica i cibi dotati di betacarotene sono anti-cancro. Quindi non si preoccupi: la frutta continua ad essere anti-cancro, come dimostrano centinaia di studi epidemiologici. Rischia di più chi non la mangia, mi creda.
Tanto, in ogni caso non deve essere consumata in abbondanza, come invece le verdure: contiene molti zuccheri semplici. Questo semmai è il punto.
Ma mi converrà scrivere un articolo sulle poliammine, visto che - come lei dimostra - per la gente "tutte le notizie hanno uguale peso" (ecco i guai dell'eccesso di informazione su un pubblico ignaro di scienza), la gente si lascia terrorizzare dall'azione delle singole molecole in laboratorio, cioè in condizioni artificiali e chimicamente ben diverse da quelle di un pasto vero....

22 gennaio 2010 alle ore 01:54  
Blogger Nico Valerio said...

CREMA DI NOCCIOLE
Mammacheidea ha detto...
ciao Nico, sto seguendo molti dei consigli che hai scritto nel tuo libro "Alimentazione Naturale". In particolare vorrei provare a fare la crema di nocciole e carruba per i miei bimbi (così evito altri prodotti...), ma ho un dubbio: se fra gli ingredienti metto il latte, quanto tempo posso conservarla? Non ho una ricetta con dosi esatte ma vorrei provare a farla con nocciole, miele, latte e farina di carruba. Mi puoi dare una mano per favore? Ti ringrazio molto!
RISPOSTA. Non la faccio da molti anni, ma la ricordo bene. Latte? Ma no, si conserverebbe 2gg e poi non si analgama il grasso. No, devi metterci l' OLIO di semi (come girasole, mais ecc, oppure oliva vecchio dell'anno scorso, perché meno forte ecc). Lo devi colare nel frullatore (pochissimo) quel poco che permetta alle nocciole in precedenza un poco tostate (attenzione, in casa è quasi impossibile farlo bene, meglio comperarle già tostate) di formare una pasta omogenea. Serve un buon mixer. Quando ottieni una pasta dignitosa e non granulosa aggiungi poco per volta la farina di carruba. Che, attenzione, può essere molto, troppo dolce (io infatti le tavolette di carruba non le mangio più, d'estate mangio qualche carruba). Assaggi e aggiungi quel poco di miele necessario a non avere una cosa stucchevole. Stop. Se la pasta è troppo dura aggiungi olio. Ma va conservato in frigo al contrario della Nutella che avendo anche un po' di grassi saturi (palma?) regge bene il calore della cucina e degli appartamenti, specie d'estate. Considera che l'olio d'oliva regge il calore ambiente molto più di quelli di semi. Tieni conto poi che ormai nella N., nata come surrogato di guerra, c'è (anche) il cacao. Quindi il tuo sapore sarà più dolce e leggero. Puoi aggiungerne un cucchiaio. Non è quello il problema della N: è il grasso misterioso, forse (anzi, speriamo) palma e lo zucchero raffinato, non il cacao. Fammi sapere. Attenta che ingrassi...:-)

22 gennaio 2010 alle ore 23:19  
Blogger Nico Valerio said...

COTTURA Ed ELETTRODOMESTICI “A proposito di cottura, cosa ne pensi della cottura dei diversi alimenti con il Bimby. A me hanno detto che cuoce il cibo in maniera sana e naturale.
Grazie”.

Bimby? So appena che si tratta di uno di quegli elettrodomestici tuttofare, che complicano maledettamente le cose, a carissimo prezzo, senza contare pulizia e manutensione, e non danno mai la resa di cottura delle vere pentole a seconda dei casi di coccio, acciaio e a pressione (o del vero forno).
Una costosa inutilità.
Bisogna avere un buon mixer-tritatutto, piuttosto: oggi molte creme e brodi salutari si possono fare a crudo, al mixer.

17 febbraio 2010 alle ore 16:55  
Anonymous Mammacheidea said...

Ciao Nico,
che bello, un'altro post! Ora lo leggo... Nel frattempo ti volevo chiedere cosa ne pensi delle caraffe che filtrano l'acqua.
A presto!
Mammacheidea

15 aprile 2010 alle ore 17:24  
Blogger Nico Valerio said...

CARAFFE FILTRO PER L'ACQUA. Non convengono e sono sconsigliate da igienisti e salutisti. Proprio per un motivo di... igiene. Infatti il sistema filtrante (p.es. a carbone attivo), ottimo e funzionale in teoria la prima volta che la caraffa si usa, tende con l'uso - e non si sa con quale progressione - a trattenere anche microrganismi che vivono e possono riprodursi nell'ambiente umido del filtro. In pratica, non si sa se la 10.a o 50.a volta, dico per dire, l'acqua pulita del rubinetto potrebbe venire inquinata proprio dal passaggio attraverso il filtro della caraffa. E anche a cambiare spesso filtro, si avrebbe sempre il sospetto che gli ultimi bicchieri bevuti col vecchio filtro non siano proprio sterili.

15 aprile 2010 alle ore 17:36  
Blogger Giovanni C. said...

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

6 maggio 2010 alle ore 15:12  
Blogger Giovanni C. said...

ZINCO:
Si trova in Uova, latte e derivati: ma in che quantità? Ci sono altre fonti? Quanto se ne deve assumere?

25 maggio 2010 alle ore 00:41  
Blogger robi b. said...

Ciao Nico, grazie per le informazioni preziose, ho da poco cominciato a seguirti.
Volevo sapere cosa pensi dell'utilizzo del pane nero confezionato (quello tedesco a blocchi per intenderci). E' meglio questo rispetto al pane bianco?
Grazie.

29 maggio 2010 alle ore 15:08  
Blogger Nico Valerio said...

Robi, è il famoso PUMPERNICKEL. Non è un tipico pane integrale. E' nato come impasto di chicchi bolliti di segale integrale con poca farina integrale, e poi messo al forno. Umido, molto acidulo e saporito, a me personalmente piace molto (tanto che al mio pane integrale aggiungo molta pasta madre, proprio per ottenere un sapore acidulo simile al pumpernickel). Ma è certamente diverso dal classico pane, sia pure integrale. Era nato come pane di emergenza, povero, per contadini e soldati, in una campagna povera e in tempi poveri. Niente a che fare col nostro pane di frumento, sia pure antico, tradizionale e integrale, che era-è nettamente superiore per versatilità e nutrimento. E che era tipico di campagne ricche. La segale è un mediocre cereale, ma cresce anche all'umido delle valli montane o del Nord. La domanda, perciò è mal posta: semmai è il normale pane integrale di farina e lievitato, non il pumpernickel, che va comparato al pane bianco. Che è assolutamente inferiore, inutile, anzi a rischio, e che andrebbe addirittura vietato (lo scienziato Willett lo mette tra i cibi da mangiare il meno possibile, come pastasciutta-pizza-biscotti di farina bianca).
Tornando al pumpernickel, è anche molto costoso: va bene in vacanza nelle località dove non arriva nessun pane integrale fresco, e per chi mangia poco pane e non ha famiglia numerosa.... Ma in Italia, a saper cercare, abbiamo di meglio! E un buon pane fatto in casa con farina integrale e pasta madre è del tutto superiore, anche come nutrimento e digeribilità

18 giugno 2010 alle ore 13:01  
Blogger Giovanni C. said...

Ritiro la domanda sullo zinco. Ho trovato tutto sul sito facendo la ricerca. Mi scuso per non aver effettuato la ricerca prima di postare la domanda.

18 giugno 2010 alle ore 19:38  
Blogger Nico Valerio said...

CAFFE' DECAFFEINATO. Mally aveva chiesto: "I metodi di estrazione della caffeina sono dannosi per la salute?"
Risposta. Per le minime quantità della polvere di caffè usata a porzione, viste le migliaia di sostanze tossiche presenti in una normale dieta, si ritiene di no. Ma perché usare il caffè decaffeinato, dato che l'unica sostanza utile è proprio la caffeina? Uno studio dimostrava che anche il decaffeinato in individui a rischio dava gastrite.
E allora, per chi non tollera caffè o tè con la loro naturale caffeina non è molto meglio una tisana di erbe?

19 giugno 2010 alle ore 14:43  
Blogger Giovanni C. said...

ARACHIDI - ANACARDI:
Buonasera, vado ghiotto di arachidi (NON SALATI), ma ho letto che con uso frequente fa aumentare la probabilità di intolleranza alimentare a questo seme.

E' vero che portano intolleranza ed è bene limitarne l'uso oppure si è in pericolo solo nei primi anni d'eta?

Bisogna limitarne l'uso anche se si è sottopeso o normopeso, quindi con meno preoccupazioni per le calorie?

Grazie infinite.
Attendo risposta.

28 giugno 2010 alle ore 17:15  
Blogger Giovanni C. said...

LATTE DI SOIA:
So che non può sostituire il vero latte, quello vaccino, ma essendo amante dei frullati, ho notato che con il latte di soia mi sento molto meno appesantito dopo aver bevuto (400-800 ml di frullato, latte+frutti vari).

Prendevo quello senza vitamine aggiunte, CON LA SPERANZA che sia più sano e meno artificiale possibile.

Ma, la domanda è:
Dappertutto si leggono cose riguardo il latte di soia come se fosse il cibo perfetto. Polifenoli miracolosi. Ma anche dei legami riguardanti tumori al seno e alla tiroide. Tutto ciò mi rende confuso e perplesso.

Cosa è vero e cosa no? Se fa veramente bene. Quanto se ne può consumare?

Naturalmente chiedo per un uso extra alla dieta LACTO-OVO-VEGETARIANA, (per il calcio, la vitamina D e la B12, bevo il latte vaccino e consumo moderatamente i formaggi (50-100 gr al giorno).
Per la b12 nello specifico, amo le uova da quando sono nato (o quasi).

Infine mi scuso per le domande - una di seguito all'altra - ma, è veramente difficile trovare persone competenti, pazienti e chiare come lei.
I tipi come lei sono in via d'estinzione, PURTROPPO!

Grazie ancora.

28 giugno 2010 alle ore 17:36  
Blogger Nico Valerio said...

PROTEINE E COMPLEMENTAZIONE.
Rico mi chiede: "Molte volte si parla di complementazione delle proteine e necessità di assumere nello stesso pasto e in certe proporzioni cereali e legumi al fine di apportare all'organismo quegli aminoacidi essenziali che sarebbero invece presenti nella carne e che in questo modo potrebbe essere eliminata/ridotta dalla dieta.
Ora ho trovato questo articolo su internet:
http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/prot_retroscena.html
ma se ne trovano anche altri, sono rimasto confuso.
Per cortesia lei cosa dice? Ho letto qualcosa nel suo blog, dizionarietto errori ed errori e miti ma non ho trovato chiara spiegazione.
Grazie

Risposta. Sì, conoscevo il bel sito (ormai più vegan che vegetariano; ma allora, perché continua a chiamarsi “vegetariano”?…) dell’amica Baroni, l’articolo didascalico e un po’ prolisso o confusionario – ma sarà per la mia fretta nel leggerlo – di un attivista veg e la serie di argomentazioni. Non capisco bene quale sintesi finale faccia il redattore: per avere buone proteine dobbiamo mangiare solo cereali e-o legumi? Benissimo. Si sapeva. E qual è la novità? In gran parte sono cose ovvie: le proteine vegetali bastano (purché però non siano scarse) senza alcun bisogno di supplementazione (con proteine animali).
Ma qui il redattore confonde a se stesso e agli altri le idee: i cibi dotati di proteine animali (uova, latticini) i vegetariani non li prendono per le loro proteine, ma per la loro vitamina B12, del tutto assente dai cibi proteici vegetali!
Quindi non è più una faccenda di proteine! E' un falso problema, una questione un po' arretrata.
Invece – basta attenersi alle Tradizioni, che in queste cose non sbagliano – *per le piccole quantità di alimenti* oggi obbligatorie [quindi: povertà o carestia negli Antichi, rischio sovrappeso e malattie nei Moderni] la complementazione tra aminoacidi delle proteine vegetali, come grano-legumi, rimane indispensabile non teoricamente, perché basterebbe mangiare, che so, 2 o 3 piatti di pastasciutta integrale, ma nella pratica. Con le piccole porzioni doverose oggi, la complementazione tra proteine vegetali è fondamentale per… mangiare poco in volume. Anzi, i nutrizionisti già ora accusano noi veg di essere costretti a volumi di cibo maggiori rispetto agli onnivori: vogliamo aumentarli ancora? A nulla serve, quindi, provare *in teoria* che basterebbero anche le sole proteine del grano. Conta la pratica. La Tradizione (sbagliava il celebre “mangiatore di fagioli” del quadro del Carracci a mangiare fagioli con una pagnotta di pane integrale? No, di certo) e la Moderna buona pratica alimentare confermano l’unione tra cereali e legumi. Ripeto, non solo per la teoria nutrizionale, ma per la comodità pratica, e anche la giusta variabilità del cibo, i gusti, le qualità organolettiche, i sapori, i colori. A tavola ci vuole varietà, e "diversità biologica", e tutto ciò che la riduce è un male, una cosa innaturale.

1 luglio 2010 alle ore 01:29  
Blogger Francesca Benvenuto | Scrittrice di storie said...

Ciao Nico,
grazie per il lavoro che fai, ormai sia questo blog che LOVE sono diventati per me un punto di riferimento e un vero esempio di scienza e buon senso!

Ti chiedo però un aiuto: faccio fatica a organizzare il menu quotidiano, alla fine mi ritrovo sempre che o mangio poca verdura oppure mi perdo nelle combinazioni alimentari (ma legumi e formaggio si possono fare nello stesso pasto?). Mi assalgono sempre i dubbi sull'uovo poi...

Tu dici che ogni giorno mangi legumi, un uovo: ma come ti organizzi?
Per favore potresti farmi un esempio di un menu dell'intera giornata?

Forse sono ancora troppo legata ai modi di mangiare comuni che vogliono primo, secondo e contorno e mi perdo in sciocchezze inutili.

Grazie mille Nico, grazie veramente
Francesca

6 luglio 2010 alle ore 00:20  
Blogger Francesca Benvenuto | Scrittrice di storie said...

Ciao,
sono sempre Francesca, mi sono scordata di chiederti una cosina.

Il burro: io in cucina non lo uso, preferisco di gran lunga l'olio a crudo, mi piace però a colazione spalmato sul pane. Me lo sono sempre vietata pensando che non vada bene, mi chiedo però se possa andare bene per la colazione abbinato a pane integrale fatto con noci e altri semi, frutta fresca e un po' di miele nel tè?

Grazie mille
francesca

6 luglio 2010 alle ore 00:24  
Blogger Nico Valerio said...

Francesca, non posso farti menù generici che non tengano conto di spesa energetica giornaliera, peso ecc. Ognuno di noi ha bisogno di introiti diversi, a seconda delle sue esigenze. Il resto è... gastronomia e fantasia.
Infatti, lo ripeto ancora una volta, il segreto è partire dalle 5-8 porzioni (con i raddoppi è facile) al giorno di verdure e frutta. Basta una lavagnetta settimanale, al limite. Su questa scrivi le porzioni di massima della Piramide (ora l'ho messa anche nel colonnino). Quando hai sistemato vegetali, cereali integrali, legumi e i pochi cibi animali, il menù si è già fatto da sé. Qual è il problema? Tradurre le porzioni di cereali o verdure in ricette reali è uno scherzo.
Burro crudo? Se ti piace tanto, un velo su pane integrale. Ma cerca di disabituarti, se non altro perché quella quota di grassi saturi te la potresti giocare più utilmente consumando piccole porzioni di latticini, che contengono anche altri fattori nutritivi. Più del burro capirei una mozzarella! E poi magari sei di quelle (tantissime) donne che prendono solo lo yogurt magrissimo, all'1% di grassi...:-) (Tanto che l'industria si è adeguata, e in certe zone esiste solo quello yogurt...:-)

6 luglio 2010 alle ore 11:12  
Blogger Francesca Benvenuto | Scrittrice di storie said...

Grazie Nico,
quello che mi rende la vita difficile è abbinare gli alimenti: se non sbaglio non posso abbinare proteine vegetali e animali nello stesso pasto, no? Quindi le polpette di verdure e legumi con l'uovo come addensante non si può... O mi faccio paranoie esagerate?
Nei libri di alimenetazione naturale (sempre più spesso a matrice macrobiotica ahimè!) consigliano inoltre di mangiare frutta a fine pasto.. quindi mi tengo la frutta per gli spuntini, ma alla fine ne mangio poca, se potessi diluirla ne mangerei di più.

Sai Nico non è così semplice capire se un testo/articolo/specialista è affidabile perchè oggi le linee generiche dell'alimentazione naturale vengono prese un po' da tutti salvo poi aggiungerci idee e proposte proprie... POi ci sono migliaia di leggende metropolitane (proprio io ti avevo chiesto la storia dei latticini e del muco).

Potresti rispiegare - quando hai tempo - il discordo degli abbinamenti e come calarli nella quotidianità con degli esempi di ricette sì e ricette no? Per esempio uova e latte possono convivere (per esepio le crepe o il ripieno dell'erbazzone)?? In alcuni articoli sembra di dire una bestialità...

Per il burro: si è solo ed esclusivamente un fatto di gola; questa volta sbagli intuizione, lo yogurt me lo faccio e mi sa che non è per nulla magro... Io e mia figlia lo mangiamo a colazione con la frutta fresca!

Grazie e scusa
francesca

6 luglio 2010 alle ore 12:11  
Blogger Nico Valerio said...

INCOMPATIBILITA'. Francesca, questo è proprio un recente luogo comune duro a morire. Come spiego in sintesi al punto 13 dell'ultimo articolo, sulle 80 FAQ e leggende mtropolitane, NON HA, né storicamente né biologicamente il MINIMO FONDAMENTO. Getta via nel cestino opuscoli e libri che dovessero parlare di incompatibilità e diete dissociate. Mai l'Uomo ha mangiato così, anzi ha sempre cercato di mescolare tutto, ed è meglio da tutti i punti di vista. Pensa solo al nostro piatto nazionale, il minestrone, a pasta e fagioli, allo stesso legume (fatto di proteine e amidi). Insomma, una sciocchezza.
Altro criterio per eliminare i peggiori: i libretti o libroni degli editori piccolissimi o sconosciuti. Copiano senza pagare i diritti di chi scrive o traduce, non hanno lettori scientifici indipendenti che valutino prima la fondatezza del libro, pubblicano chiunque (anzi, spesso è l'autore che paga...) e qualunque cosa. Credimi, la maggior parte di idiozie le ho trovate nei libri di piccoli editori.

7 luglio 2010 alle ore 01:06  
Blogger Francesca Benvenuto | Scrittrice di storie said...

Grazie Nico, scusa se ti ho stressato, ma se capisco i perchè delle cose mi è più facile mettere in pratica le "buone azioni".
Grazie ancora,
francesca

7 luglio 2010 alle ore 01:17  
Anonymous Anonimo said...

Il Ghee e l'Ayurveda.
Buongiorno sono Rico, conosce il Ghee (burro di Ghee?) E' molto considerato dall'Ayurveda, recentemente ho frequentato un gruppo che si basa molto sia sulla medicina sia sull'alimentazione ayurvedica. Da quello che ho capito i loro principi nutrizionali sono molto vicinio all'alimentazione naturale come da Lei intesa. L'Ayurveda però considera molto anche le incompatibilità alimentari e gli abbinamenti.
Mi rendo conto che per parlare di Ayurveda ci vorrebbero pagine e pagine... mi può però dire in generale cosa ne pensa di questa scienza medica (mi sembra che non ne abbia mai parlato) che mi è stato detto la più antica del mondo e riconosciuta dall'OMS: in India ci sono ospedali e farmacie tradizionali affiancate dalle stesse ayurvediche. E di questo Ghee? Che mi può dire? In Ayurveda Il Ghee è considerato quasi un toccasana.
Cordialmente la saluto.
Rico

7 luglio 2010 alle ore 10:07  
Blogger Nico Valerio said...

GHEE E AYURVEDA. Il ghee non è esclusivo dell'A. Era noto già ai soldati Romani in Oriente o in Africa, che non lo amavano. Era (è) il modo con cui i popoli dei Paesi caldi e arretrati (senza frigorifero) tentano di conservare il burro. Tutto qui. Poi di necessità hanno fatto virtù, facendolo apparire miracoloso. Mentre è un ripiego. E' pur sempre un grasso cotto, nonostante l'eufemismo della "chiarificazione". Anzi, togliendo le ultime tracce di proteine del latte, resta il grasso puro. Quindi il burro è all'87% circa di grasso, il ghee al 100%. E' più pesante e meno sano del burro crudo, e a maggior ragione dell'olio di oliva, rispetto ai quali non ha le vitamine protettive e i preziosi antiossidanti polifenolici. Assurdo, poi, consumarlo in Italia, patria del buon olio extra di oliva che il Mondo ci invidia.
Conosco abbastanza le norme alimentari dell'A, che è un'antica scienza salutistica indiana con motivazioni spiritualiste. Alcune cose sono fondate e di buonsenso, altre però in contrasto con la scienza e anche con le antiche tradizioni dell'Uomo, specialmente le Nostre Tradizioni. Come vedi al punto 13 dell'articolo su Errori e leggende, il problema degli accostamenti e delle incompatibilità è del tutto infondato. Sbagliato è anche il mangiar poco al mattino, che nessun uomo della Terra ha mai praticato. Così pure l'uso del riso bianco raffinato. Furono gli inglesi tra 800 e 900 a imporre il riso bianco perché si conserva meglio... Ma anche se l'A. fosse rimasta quella di secoli fa, le sue norme alimentari sarebbero insufficienti o fuorvianti, da sole, a delineare un'alimentazionme corretta, sia sul piano della Tradizione, sia su quello della Scienza.
Fattene una ragione, con buonsenso. Con tutta la mia personale simpatia per l'India, certo la denutrizione, le malattie, le parassitosi, il cibo necessariamente tutto cotto (per paura di tifo e altre infezioni gravi), questa nazione non può certo essere un esempio di salutismo, alimentazione sana e igiene al Mondo occidentale. Infatti oggi stanno seguendo il peggio dell'alimentazione industriale dell'Occidente. Ma senza avere il vaglio critico delle nostre ottime Tradizioni dell'antichità, e quindi senza freni. Hanno già gravi disturbi peggio degli Occidentali. Un esempio: qui da noi un tradizionalista salutista al limite si mangia panzanella di pane integrale, con cipolla, olio, ceto, origano e pomodoro crudo (cibo "moderno" ma sano). In India, invece un tradizionalista si mangia qualche cosa fritta...:-). Afferri l'abissale differenza? E proprio da loro, falcidiati dai tumori di stomaco e di fegato (conserve salate e semi infestati da micotossine) dovremmo andare a prendere consigli, noi che abbiamo insegnato a tutti, prima di tutti, fin dai tempi degli Etruschi-Romani che crearono la vera dieta mediterranea come si mangia sano?

8 luglio 2010 alle ore 14:46  
Blogger Giovanni C. said...

Le tue risposte sono sempre disarmanti. E' una vera gioia leggere articoli così chiari!

Nella risposta data (all'utente anonimo - 7luglio2010) hai menzionato pure il discorso di "mangiar poco al mattino", definendolo indirettamente, una leggenda.
In proposito ti chiedo:

Quindi la "regola" che non bisognerebbe mangiare più dalle 21 alle 12 del mattino seguente (se non erro l'ho letta nel libro di shelton o da qualche altro igienista); per facilitare il processo di disintossicazione dell'organismo è una mega "cavolata" ?

Ma... di preciso allora, il corpo non ha un "periodo", un "frangente di tempo, più o meno lungo" per disintossicarsi, ovvero, non c'è un momento preciso dove è meglio non ingerire cibi "più pesanti" (dove per pesanti intendo: tempo digestivo.

Meglio frutta al mattino che pane e nutella... per capirci...?
Il nostro organismo è 24 ore su 24 operativo a digerire senza "usurarsi" ?

Grazie per tutto.

8 luglio 2010 alle ore 15:05  
Blogger Nico Valerio said...

LE STUPIDAGGINI DI SHELTON. Narlo, ho sorriso leggendo le "regole" inventate da Shelton, col loro corredo di "paroloni" pseudoscientifici fatti apposta per impaurire la casalinga e l'impiegato medio ignari dell'ABC della biologia umana (e della storia...). Lui pensava che facendo così la middle class USA sarebbe accorsa nella sua "clinica" a farsi "disintossicare" e a dargli un sacco di soldi... (vecchio trucco di "terapeuti" alternativi e guaritori). Il corpo umano si disintossica benissimo (anzi, molto meglio) da sé in ogni momento, con fegato e reni.
Per capire come l'Uomo deve mangiare, bisogna anzitutto sapere come l'Uomo ha mangiato dagli inizi, quando moriva di fame, e da quando ha avuto tutto a disposizione (agricoltura), cioè 12.000 anni fa circa. Ebbene tutte le fonti dicono che l'U. pre-agricoltura mangiava il più possibile non appena trovava casualmente quello che riteneva essere cibo. Mentre quello più stabile e organizzato (quello agricolo) razionalizzò anche i pasti. Per istinto e fame si abituò subito a mangiare molto al mattino presto, perché c'è l'intera giornata attiva davanti, perché si va a caccia o al lavoro o anche a gironzolare in cerca di occasioni, e comunque sarebbe tornato tardi. Quindi altro che sola frutta (cibo raro nell'Antichità senza frigoriferi), piuttosto cereali abbondanti, proteine (formaggi p.es.), cibi avanzati dal giorno prima, e certo - se c'era - anche frutta. L'Uomo doveva (deve) avere molte calorie e cibo capace di lenta assimilazione, cioè di dare energia per molte ore (quindi carboidratio complessi, non solo semplici).
Questa la realtà umana sul piano storico. Ebbene, la Scienza approva la Tradizione su questo punto. Le norme di oggi sono di avere circa il 25% delle calorie(io suggerisco il 30%, sempre meglio più che meno, anche per restare magri) al mattino. Molti studi mostrano che mangiando molto alla sera - a parità di calorie giornaliere - si ingrassa e si hanno malattie.
Solo uno stolto può andare insieme contro la Tradizione antica e la Scienza moderna, improvvisando "regole" inesistenti, inventate di sana pianta. Butta nel cestino Shelton e i suoi famigerati opuscoli. Le sue assurde teorie sono le più innaturali possibile.
Quindi mangiare poco e leggero la sera, e poi un vero e proprio pasto completo al mattino, con cereali abbondanti integrali, latticini (latte e-o formaggi), oppure uova ma non certo fritte, miele, semi oleosi (nocciole, mandorle, noci, ecc), frutta fresca. Sulla Nutella ho già risposto nelle 80 FAQ con gli errori più comuni.
Però, ti tiro le orecchie, vedo che non ami leggere gli articoli precedenti: c’è già tutto lì. Leggiti il fondamentale articolo sulla colazione o muesli. In futuro, prima di fare un nuovo commento guarda le 80 FAQ e gli articoli dei miei 2 Blog. Sono centinaia.

8 luglio 2010 alle ore 16:23  
Blogger Francesca Benvenuto | Scrittrice di storie said...

Ciao Nico,
ti chiedo una delucidazione riguardo l'alimentazione dei piccoli. Ho una bimba di 13 mesi che è stata svezzata senza carne e senza grosse paturnie (allergie, tabelle di introduzione dei cibi, ecc.). Ho sempre cercato di proporle il nostro cibo (sano, non industriale, ricco di verdure, frutta, legumi, zuppe e minestroni) adattandolo alle sue esigenze di masticazione. All'inizio pappe e poi via via sempre più solidi. Attualmente lasciamo fuori solo la verdura cruda, perchè le mancano ancora i molari e non credo riuscirebbe a mangiarla. Latte poco e saltuariamente, non le piace, ma la allatto ancora un pochino la sera, per andare a nanna.

Il dubbio è: in quasi tutti i libri di svezzamento naturale - o sedicenti tali - consigliano di evitare i cereali integrali in quanto potrebbero provocare stitichezza paradossa e perchè, a causa dell'ampio scarto dato dalle fibre, danno poca "sostanza" al bambino. Insomma lo gonfiano tanto senza offrire abbastanza nutrimento.

A me sembra una sciocchezza sinceramente, perchè non è possibile che nell'infanzia i cereali integrali non vanno bene e poi in età adulta diventano cibo ideale, no?
Mi resta il dubbio però che possa dare problemi. Io ho ovviato cercando un equilibrio: farina tipo 2, riso integrale, pasta bianca di semola, pane se lo compro dipende dal panificio.

Tu ne sai qualcosa di svezzamento? Io ho sempre pensato di dovermi basare su un'alimentazione sana e naturale adattata alle capacità di masticazione. Ho pensato inoltre che a seconda dei denti spuntati il corpo potesse essere pronto ad accogliere nuovi alimenti.

Spero di non essere andata fuori tema, in quel caso perdonami.
Grazie mille
francesca

8 luglio 2010 alle ore 16:33  
Blogger Giovanni C. said...

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

8 luglio 2010 alle ore 17:39  
Blogger Giovanni C. said...

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8 luglio 2010 alle ore 17:39  
Blogger Giovanni C. said...

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

8 luglio 2010 alle ore 17:39  
Blogger Giovanni C. said...

SCUSA PER LE DOMANDE. PARTE 1

Capisco che per te sentire parlare di Shelton o di altre diete o filosofie alimentari è come se parlassi insistentemente ad un ateo (come me) o agnostico, dei dieci comandamenti...

Purtroppo selezionare la verità in ciò che si legge diventa sempre più complesso a causa dell'ammontare delle informazioni e a parer mio, non serve solamente essere razionali. Bisogna essere preparati per cercare di distinguere una "cavolata" da un dato "vero, scientifico, dimostrato".

I paroloni, pseudoscientifici (come li chiami tu), fanno paura a chiunque non abbia una solida preparazione dell’ABC alimentare.
Riguardo la tua risposta - come sempre esaustiva - hai parlato di cena leggera.

E' solo per una questione di “probabile AUMENTO DI PESO” ?

8 luglio 2010 alle ore 17:41  
Blogger Giovanni C. said...

SCUSA PER LE DOMANDE. PARTE 2

Perché se così fosse, il problema non mi riguarda, anzi ne approfitto per introdurre i legumi pure di sera :) Dato che ho un IMC di 18.5… aumento la dose di cereali e di legumi. Che ne pensi?

P.S. Lo so che rischio di essere bandito dal blog. Però abbi pazienza :(
P.P.S. Prometto di leggere TUTTI, ma dico TUTTI i tuoi post di entrambi i blog, appena ne avrò il tempo. Un post al giorno leva il medico di torno... Ed in questo caso… è REALMENTE COSì !

Anche se le 80 FAQ le ho lette e rilette, riguardo la compatibilità degli alimenti pensavo ci fosse qualche “approfondimento” o “precisazione” da fare. Ma dopo le tue ultime risposte (e-mail e blog), Shelton e compagnia bella, li saluto… PROMESSO ;)

Un’ultima cosa… se non vuoi domande “sceme”… inviami per e-mail una lista di titoli di libri! :)

Sarei solo felice di leggerli. I tuoi non si trovano più da nessuna parte!!!! :( Li ho cercati uno ad uno, ma non sono più disponibili da nessuna parte.

8 luglio 2010 alle ore 17:45  
Blogger Giovanni C. said...

Ho dimenticato una cosa DECISAMENTE IMPORTANTE.

GRAZIE al cubo!

A presto.
Giovanni

8 luglio 2010 alle ore 17:45  
Blogger Giovanni C. said...

INTEGRALE e FIOCCHI AVENA:

Ciao Nico, ho cambiato panificio alla ricerca di "bocconcini" o "panini" integrali. Il mio panificio abituale, faceva solo filoncini.

Ho trovato il panificio che fa i bocconcini integrali ma, nutro diversi dubbi sulla farina usata.
D'integrale secondo me non c'è nulla o poco, per due motivi:
1. Il sapore è "dolciastro", molto più buono rispetto al filoncino che ero abituato a mangiare.
2. Visivamente non sembra "INTEGRALE PURO".

Ho postato la foto per fare controllare a te.

http://www.flickr.com/photos/currogiovanni/4785668303/in/photostream/

Come sempre... GRAZIE !

P.S. Nell'album c'è pure fotografato un pacco di RISO INTEGRALE (finalmente l'ho trovato!) ed i fiocchi d'avena (comperati questa mattina dopo aver letto ieri sera l'articolo sulla COLAZIONE ;)

12 luglio 2010 alle ore 12:27  
Blogger Nico Valerio said...

Pane integrale. Narlo, ne ho già straparlato nei vari articoli: leggili. Il pane per essere davvero integrale deve risultare pesante in mano, e le fette devono avere i buchi molto piccoli. il colore deve risultare bruno chiaro omogenero. Tutto il resto è finto. Farina 0, quando non addirittura 00, a cui hanno aggiunto crusca o cruschello. Cambia panificio.
E posta domande brevissime ("domandine") che interessino tutti. Non complicati casi personali.

12 luglio 2010 alle ore 15:08  
Blogger Giovanni C. said...

SONO UN DISASTRO.
Gli articoli li avevo letti riguardo al "finto integrale".

Riguardo alle domande "lunghe" e "personali", le mie capacità di sintesi sono scarse. Vedrò di servirmi di questa "sgridatina" per esercitarmi.

Capisco che cominci a nutrire certe voglie da "killer" nei miei confronti :(

Adesso ricercherò un altro panificio. Però ho la leggera impressione - anzi il timore - che di pane integrale (VERO), fino ad oggi, non ne ho mangiato!

Grazie per la risposta e per la pazienza.

12 luglio 2010 alle ore 17:52  
Blogger Giovanni C. said...

FRULLATI.

Ho fatto prima la ricerca su entrambi i blog.

Ecco la domanda:
Mi piacerebbe rendere più ricchi i miei frullati - per i quali vado matto.
Cosa si perde frullando la frutta e le verdure? Le fibre? E cos'altro?
Ed i fiocchi d'avena frullati, vanno bene?

Perchè frullare tutto? Per creare una bevanda da merenda o da colazione più ricca, rispetto al "solo" bicchiere di latte.

Grazie.

13 luglio 2010 alle ore 14:59  
Blogger Francesca Benvenuto | Scrittrice di storie said...

Ciao Nico,
ho il tuo libro l'alimentazione naturale datato 1980! Non riesco a trovare nulla nelle biblioteche regionali che sia più recente. Immagino che molte cose nel tempo tu le abbia riviste come ad esempio il discorso sugli abbinamenti alimentari consigliato e sconsigliati (da qui capisci il perchè in una mia domanda precedente ti dicevo che facevo fatica a organizzare un menu quotidiano).

Detto questo ti chiedo se è ancora valida l a spiegazione che davi in quel libro sui cibi acidificanti e cibi mineralizzanti.

Grazie mille
Francesca

15 luglio 2010 alle ore 01:55  
Blogger Nico Valerio said...

FRULLATI. Nel mixer o tritatutto, come dice il nome, non si perde nulla. Però la rottura delle cellule fa sì che alcune sostanze comincino i processi di ossidazione in pochi secondi. Perciò un frullato va bevuto all'stante. Dentro ci puoi mettere tutto, unico limite il buonsenso. Che c'entrano i fiocchi di avena? Sono semi di cereali. Darebbero una farina che diventa orribile poltiglia nel liquido. Non vanno frullati ma masticati. O sei privo dei denti? L'avena va aggiunta tale e quale al muesli (v. l'apposito articolo sulla "colazione"). Lascia stare i "beveroni".
E' con la centrifuga invece che si perdono le utilissime fibre.

15 luglio 2010 alle ore 10:47  
Blogger Nico Valerio said...

A DePuRiAmo, la I ed. del libro si basava, in mancanza allora di studi scientifici sugli alimenti, su ciò che dicevano medici naturisti, libri e opuscoli naturisti in tutto il mondo. Già nella super-edizione del 92 molto cambiò e fu accresciuto di 3 volte. Cominciai a metterci dentro le cose scientifiche. Ora mi occupo solo di ciò che è dimostrato, andando se possibile a studiare la ricerca. E ti assicuro che ho scoperto che oggi la Scienza dice cose più tradizionali della tradizione naturista e-o alternativa, rimasta arretrata, ferma, all'800. Sia chiaro, oggi dico di mangiare gli stessi cibi di cui parlavo nell'80 (molti più legumi: allora li sottovalutavo), ma con motivazioni diverse. Oggi devi mangiare ciò che mangiavano probabilmente gli Antichi: cereali integrali ogni giorno, verdura-frutta 6 pz minimo al giorno, legumi più spesso possibile, con complemento di semi oleosi o oli, e un po' - solo un po'- di cibi animali. La carne si può o si deve eliminare, tanto più se cotta ad alta temperatura. Per gli onnivori meglio il pesce. Poi i vegetariani e i vegan modificheranno ancor di più la loro dieta. Con una struttura così chiara e semplice non c'è alcun bisogno di leggi e regolette "chimiche" o esoteriche di tipo ottocentesco. Che vuol dire acido o basico? Nel piatto o nell'urina, nello stomaco o nel sangue? L'arancia è molto acida ma poi nel bilancio elettrolitico diventa alcalina. Un'urina acida aiuta a guarire forse le infezioni insieme agli antocianosidi del mirtillo, ma è un segno che si riduce il calcio assimilabile nelle ossa. Insomma le cose sono molto più complicate. Quelle erano regolette semplicistiche, dilettantesche e ottocentesche di nessun valore scientifico o tradizionale. Di cui però gli attardati "naturopati" continuano a parlare...:-)
Procurati almeno l'ed. enciclopedica del 92 o del 2001 (l'ultima). Oggi esauritissima.
Vorrei aggiornarla e stamparla per conto mio, ma per giustificare gli almeno 4 mesi di lavoro ci vorrebbero alcune centinaia di lettori prenotati.
Tutto è cambiato nella Scienza, e stavolta in meglio. Nel frattempo leggiti, mese per mese, gli articoli dei 2 miei blog.
Inoltre tengo Corsi aggiornatissimi in ogni città a basso prezzo e con tanto di 300 p di dispense, purché me lo chiedano almeno 25 persone (o chi per loro). E vengono anche medici e alimentaristi. Più di questo non posso fare per ora.

15 luglio 2010 alle ore 11:15  
Blogger Francesca Benvenuto | Scrittrice di storie said...

Magari trovare l'edizione più aggiornata Nico, magari! Nelle biblioteche regionali c'è solo il libro dell'80, nulla più.
Ti leggo da quando è nato LOVE, ma mi piaceva avere un libro riassuntivo, organico.

Grazie comunque, mi dispiace se ti tedio con domande un po' sceme.
Francesca

PS: DePuRiAmo è il nome account del blog relativo a un progetto.

15 luglio 2010 alle ore 11:31  
Blogger Nico Valerio said...

Francesca, L'Alimentazione Naturale di 760 pagine si trova molto più facilmente della prima, ormai rara, edizione minore. Fa' una ricerca su Google mettendoci "biblioteca" e la città. E' stata pubblicata anche dal Club degli editori e quindi si dovrebbe trovare anche sul mercato dell'usato. Segui anche e soprattutto il blog Alimentaz Nat.

15 luglio 2010 alle ore 12:02  
Blogger Giovanni C. said...

ZUCCHERi:
Nei tuoi articoli (come ad es. nelle 80 FAQ) ho letto riguardo agli zuccheri semplici.,,

Appena ho letto "DI CUI IL CORPO NON HA ALCUN BISOGNO"... sono entrato nel pallone :)

Come? Prima leggevo che del miele, ottimo per gli sportivi, o della frutta contenente gli zuccheri "buoni", del fabbisogno di 90grammi di zuccheri al giorno e tu... - come tuo solito - smantelli tutto :(

Allora... ecco la DOMANDA:
Da sempre ho associato allo zucchero, probabilmente erroneamente, il significato di "energia" per il cervello e non solo. (Questa cosa me la porto dietro da piccolo...)
Sono arrivato anche a mangiare 9 banane (per le quali vado matto, peggio di un gorilla) + 3 porzioni di altra frutta (kiwi, mele, arance etc). (+ sport)

Che fine hanno fatto l'eccesso di zuccheri semplici (fruttosio, glucosio, saccarosio) introdotti nel mio organismo?

Grazie. A presto.
Giovanni

15 luglio 2010 alle ore 14:03  
Blogger Giovanni C. said...

Ad esempio in questo articolo:

http://www.medicina-benessere.com/Alimentazione/il_fruttosio_fa_male.html

Si "accusa" il fruttosio di diversi squilibri metabolici, causati dal suo eccesso ma, il finale è troppo generico ed impreciso. Consigli da quattro soldi. Come...
sostituire le bevande zuccherate con al frutta.

I soliti articoli ripieni di "malattie" con conclusioni vuote.

15 luglio 2010 alle ore 14:20  
Blogger Nico Valerio said...

FRUTTOSIO E ZUCCHERI DOLCI. Confermo, per la Scienza NON C'E' alcun fabbisogno alimentare serio, che cioè legittimi un vero consumo quotidiano con vere e proprie porzioni rilevanti di zucchero, dolci, marmellate, miele, gelati, caramelle, bibite dolci ecc, perché il corpo il suo glucosio se lo ricava da sé da amidi e carboidrati della dieta. Insomma se tu mangi pasta integrale o fagioli, perfino se non mangi frutta, ecco che assicuri anche il glucosio per l'organismo. Il resto è GOLA o psicologia del cibo... E l'eccesso di zuccheri semplici si tramuta in depositi di grasso, se non accompagnati da adeguato e intenso esercizio. Gli zuccheri dolci insomma sono legati al junk food, cibo spazzatura. Quindi è sbagliato pensare che il fruttosio faccia eccezione. va bene solo se ingerito COME FRUTTA fresca! Ma anche qui, senza esagerare! Con 10 frutti dolci puoi arrivare anche a 500 kcal e ingrassare!

15 luglio 2010 alle ore 14:52  
Blogger Giovanni C. said...

Come sempre tutto è relativo all'attività fisica. Io ad esempio non ho accumulato grasso perché ho bruciato tutto ciò c'era da bruciare...

La mia dieta non comprende alcun tipo di bibita (con zuccheri), bevo solo ed esclusivamente acqua. Coca-Cola l'ho abbandonata da tempo. Birra... l'ho provata una volta ma non mi interessa.

Il fatto che si metta su peso, mi va bene, ma la correlazione con malattie cardiovascolari e/o predisposizione diabetica mi limita. Altrimenti un albero di banane non mi basterebbe :)

15 luglio 2010 alle ore 19:22  
Blogger Francesca Benvenuto | Scrittrice di storie said...

Ciao Nico,
perchè consigli il lievito di birra alimentare e il germe di grano? Che proprietà hanno e perchè sono utili anche in una dieta già di per sè equilibrata e naturale?
Come si assumono: continuativamente come integratore comune quotidiano oppure devono essere trattati come dei "farmaci" da assumere solo per alcuni periodi?

Grazie mille
francesca

17 luglio 2010 alle ore 01:16  
Anonymous Rico said...

Riguardo al libro l'Alimentazione naturale nuova guida completa al mangiar sano secondo natura (760 pagine), ho appena letto qui che ce ne sono due edizioni, una del 1992 ed una del 2001, in cosa si differenziano? Mi interessa saperlo in quanto l'ed. 1992 forse riesco a leggerla e mi chiedo se non valga la pena cercare quella del 2001 se più aggiornata sostanzialmente o meno, oppure se va bene anche quella del 1992.
Grazie

PS ho lasciato un commento anche all'articolo sulla pasta madre del 28/09/2008 (http://alimentazione-naturale.blogspot.com/2008_09_01_archive.html)
mi può rispondere là o lo riscrivo qui?
Grazie

20 luglio 2010 alle ore 15:00  
Blogger Giovanni C. said...

LATTE e FORMAGGI:
Sebbene in questo link http://alimentazione-naturale.blogspot.com/search?q=LATTE+E+LATTICINI.+Il+terrorismo+%C3%A8+infondato.+Ma+quante+porzioni%3F e in tanti altri, parli chiaramente e specificatamente delle porzioni da assumere, mi rimane sempre il dubbio... ma, per un 20enne (vegetariano), sono eccessivi 350 grammi di parmigiano (7 porzioni) + 3/4 porzioni di altri formaggi + 14 porzioni di latte o yogurt, alla settimana?

5 settembre 2010 alle ore 23:39  
Blogger Giovanni C. said...

Scusa Nico. La domanda sul magnesio aveva una semplice risposta...
Elimino la domanda immediatamente.

9 settembre 2010 alle ore 13:02  
Blogger Nico Valerio said...

Narlo, guardati la Piramide. Che dà. sia chiaro, solo indicazioni di massima e generiche. Bisogna poi vedere il peso, l'altezza, l'età, l'attività quotidiana, il consumo energetico e l'intera dieta...

27 settembre 2010 alle ore 12:06  
Blogger Nico Valerio said...

SUCCO D'UVA (DA VINO). "Ci è capitato di trovare in biblioteca il suo libro "L'alimentazione naturale" e in questi giorni lo stiamo leggendo con estremo interesse. In particolare abbiamo apprezzato le proprietà dell'uva da vino, che in questo periodo si può reperire in abbondanza. Sia io che mio figlio di otto anni siamo intolleranti al latte (lo abbiamo scoperto da poco) e lo abbiamo egregiamente sostituito con Il succo d'uva fresco, appena spremuto. Ci chiedevamo quindi quale fosse il sistema migliore per poterlo preparare e conservare, in modo che non vadano perse troppe sostanze nutritive. Le saremmo grati se potesse darci qualche consiglio in merito.
Cordiali saluti,
Vittorio C.
PS. Il libro (e il blog) sono veramente interessanti. Complimenti!

Risposta: Capisco che ormai la gente è abituata ai succhi industriali che per pochi soldi ti tirano dietro al supermercato (che sono praticamente solo zucchero, e molto zucchero, tanto più se puri estratti, perché concentrati, con l'aggiunta di un po' di vitamine...), ma purtroppo il succo d'uva, come qualsiasi altro succo vegetale, non si conserva, tantomeno con metodi casalinghi. Va consumato appena fatto. La centrifuga fa perdere quasi tutte le sostanze protettive della buccia, tra cui il prezioso resveratrolo se l'uva da vino è nera o rosé. Il frullatore sarebbe ideale, ma... i semini? Va bene che hanno acidi grassi interessanti, ma tritandoli si assorbirebbe tannino in eccesso, a parte il sapore amarognolo e la polvere in fondo al bicchiere...
Questo per dire come l'industria ha ormai falsato la nostra prospettiva, i nostri bisogni: vogliamo i succhi "pronti da bere", però naturali.
Le consiglio di mangiare l'uva da vino (di gran lunga superiore per gusto, tenore in acidi organici, vitamine e sostanze antiossidanti) al naturale. E cercando di eliminare (cosa non facile) i tanti semi... Che in eccesso potrebbero dare costipazione. Altrimenti estragga pure il succo con centrifuga, per berlo sùbito, ma non illuda che vi sia tutto il potere antiossidante. E le consiglio di non eccedere, come è istintivo con i succhi (si bevono tutti in un fiato): si limiti all'equivalente delle famose 2-3 porzioni al giorno, diciamo intorno a mezzo chilo circa di uva (le rimanenti 3-6 e più pz essendo riservate alle verdure...). Come mai? Il tenore di zuccheri può diventare eccessivo, e prima di "proteggere" l'uva potrebbe far... ingrassare....! Riduca o elimini quindi zucchero aggiunto, uvetta, marmellate e miele quando fa la "cura dell'uva", sia pure così ridotta.
Non per caso la cosiddetta "cura dell'uva" disintossicante (da 1kg in sù), si fa a digiuno: e solo per qualche giorno.

5 ottobre 2010 alle ore 11:19  
Blogger Nico Valerio said...

YOGURT AL POSTO DEI FORMAGGI
non consumando formaggi se non saltuariamente ricotta vaccina, è dieteticamente corretto assumere 4 o 5 yogurt interi bianchi?
Grazie e saluti.
Sonia M.
.
Assolutamente sì: yogurt e latte nutrizionalmente e dietologicamente sono la stessa cosa.
Sono quasi sicuro che per “4 o 5” intende alla settimana…:-)
E invece, una volta tanto, la scienza della nutrizione è di manica larga: se ne possono consumare fino a 3 porzioni al giorno, anche se le porzioni oggi sono piccole, la metà dei bicchieroni di latte che prendevo io da adolescente. 1 pz di latte-yogurt è di 125ml, cioè circa un bicchiere da vino colmo o vasetto industriale.
Nella Piramide dell’Alimentazione Naturale (l’ha vista?), in
http://alimentazione-naturale.blogspot.com/2009/05/piramide-ma-non-torre-di-babele-ecco.html
consiglio 1-2 pz al giorno di latticini.

13 ottobre 2010 alle ore 00:57  
Anonymous Sonia M. said...

I 4 o 5 yogurt sono al giorno ma per la passione sfrenata che ho per questo alimento (rigorosamente bianco naturale intero), se fosse per me sarebbero molti di più. Ritiene che sia comunque troppo?
.
Risposta: Tranquilla, non casca il mondo. Bisogna però tener conto che si tratta pur sempre di 600 g circa di latte-yogurt al giorno. Se davvero la dieta è povera di grassi saturi... il peccato è meno grave. Non si può dire da lontano. Bisognerebbe sapere che dieta pratica fa, se è una ragazza magra e sportiva o una signora di mezza età in sovrappeso...
Io suggerisco di non superare le 3 porzioni al giorno tra latte, yogurt, latticini e formaggi. Piuttosto, i legumi li mangia spesso? E i cereali integrali, la verdura cruda e cotta? Questi cibi danno luogo ad una dieta che nel suo complesso riduce la sintesi del colesterolo e l'assimilazione dei grassi.

13 ottobre 2010 alle ore 12:54  
Anonymous Sonia Marin said...

Dr. Valerio,

ho letto sì la piramide naturale e proprio lì avrei voluto vedere alla voce yogurt: "avanti tutta!" ah, ah, Comunque sono una ex ragazza di 51 anni (167 cm peso kg 49,5) e la mia dieta, riveduta e corretta dopo aver conosciuto il suo sito e i suoi preziosi consigli ad oggi è: a colazione 2 yogurt bianchi interi + fiocchi avena + 1 frutto; spuntino (ma non sempre) 1 frutto; a pranzo sempre un sacchettone da me preparato con insalatona mista (lo chiamo mischione!) + legumi alternati (120 gr. circa) con gallette di farro o kamut perché non consumo pasta; cena altro mischione di verdura con a giorni alterni 150 gr. di ricotta o 1 uovo alla cocque e sempre altri 2 yogurt bianchi interi. Qualche volta pesce ma carne mai. Attività fisica acqua gym 2 volte alla settimana e non avendo la patente mi muovo molto a piedi o inbicicletta. Posso chiederLe un consiglio: qual è la marca di yogurt bianco migliore a suo parere? a me piacciono molto Vipiteno, Fage magro, Yomo.
Grazie ancora e cordiali saluti.
Sonia M.

14 ottobre 2010 alle ore 12:21  
Blogger Nico Valerio said...

Lo yogurt migliore è in genere quello di sapore più acido e più liquido, e anche quello al quale i produttori aggiungono meno panna. Quest'ultimo è un vizio tipico dello yogurt industriale greco, risultato sempre il peggiore nei test comparativi in Europa per numero di bacilli, quindi per efficacia. Ma è quello che piace di più perché più pannoso. Il solito errore del pubblico con la sua fissazione per la panna... Ma adesso perfino i greci hanno capito ed hanno imparato a fare yogurt poveri di grassi.
Per darle un'idea, i bacilli utili si moltiplicano di più (e danno quindi il sapore più acido) a temperatura maggiore.
A temp. minore invece si moltiplicano di meno e danno uno y. più denso.
Ma il problema vero è un altro. Gli yogurt più famosi e pubblicizzati sono talmente pastorizzati da risultare poco o per nulla attivi. La prova pratica si fa cercando di farsi lo yogurt in casa con una buona yogurtiera usando come starter lo y. commerciale sotto esame. A me riusciva molto bene solo con lo y. di una Centrale del latte. Ma ci saranno chissà quante altre marche locali con lo yogurt molto attivo e dunque efficace. Bisogna sperimentare: empiricamente si vede solo con la yogurtiera (e la corretta tecnica e igiene).

18 ottobre 2010 alle ore 17:57  
Anonymous Anonimo said...

Caro Nico, è un dato che non trovo da nessuna parte, volevo comunque un chiarimento sulle porzioni di salmone (50g come gli insaccati? - 100 g, cioè la confezione media?). Inoltre volevo chiederti se una porzione di frutti di mare equivale a 150g come per il pesce?
Grazie.
Roberto

18 ottobre 2010 alle ore 18:26  
Anonymous Giorgio said...

ABC PER UNO CHE INIZIA (E DOVE SI COMPERANO I CEREALI INTEGRALI?). Mi chiamo Giorgio 34anni da Mantova. Mi sto appassionando al tuo blog in quanto negli ultimi anni mi son appassioanto di "sapere" quale possa esser l'alimentazione idonea per l'uomo. Premetto, adoro la carne, la fiorentina per intenderci, e 3-4 volte all'anno vado pure al Mc Donald sapendo che sto mangiando...cacca!
Però vorrei avvicinarmi alla tua alimentazione, soffro anche di dermatite-psoriasi, stress (in passato con attacchi di panico), colon irritabile etc etc...
Ultimamente ho letto il libro della dott.ssa Villarini "prevenire i tuomori mangiando con gusto" e direi che in linea di massima ha idee comuni con le tue.
Ora, ti chiedo, dove trovi gli alimenti integrali di qualità ad un prezzo accessibile?

22 ottobre 2010 alle ore 17:20  
Blogger Nico Valerio said...

Giorgio, fai bene a cominciare introducendo i cereali integrali anziché eliminando la carne. Anch’io feci così. Psicologicamente è la mossa giusta all’inizio. Ma poi, imparato a mangiare cereali e legumi, cioè cibo vero e saziante, oltre alle doverose 5-6 porzioni verdura e frutta al giorno (non è una cosa “alternativa” ma un Consensus dietologico e nutrizionale per tutti) vedrai che riduci e poi elimini la carne spontaneamente. Prima o poi è quasi inevitabile.
Ma su dove trovare i cereali la tua è una domanda troppo generica oppure che pretende una risposta chilometrica. Come faccio a conoscere i negozi di Mantova? Comunque i cereali integrali si trovano dappertutto: basta cercare e farsi una lista personale. Per prove ed errori. Come feci io all'inizio. Ti consiglio intanto per uso quotidiano-settimanale pane integrale buono (poi ti converrà fartelo da te: tempo reale impiegato per l’impasto: solo 25 min), fiocchi di avena, riso integrale, bulgur o semola di grano duro int., grano saraceno, farina di grano saraceno, farina di grano tenero integrale, orzo int., pasta da cuocere integrale (vari formati), pizzoccheri Valtellina, semola di mais integrale (per polenta). Non è opportuno consumare riso e polenta troppo spesso, cioè ogni giorno. Il resto sì.
Ogni città ha negozi di alimentazione "naturale" o di macrobiotica (i m. vanno benissimo come venditori di l'integrale, ma male come esperti di dietologia...). E spesso bisogna fare il giro di 3-4 fornitori: togliti dalla testa di comperare tutto in un posto. Come del resto farai con l'elettronica o con altri prodotti. Bisogna vedere caso per caso. P.es io compero i fiocchi di avena (perché molto morbidi) in un supermercato, una certa farina in un negozio, il pane (le rare volte che non lo faccio da me) in un altro, certi legumi in un posto, altri legumi in un altro ecc. Come tutto. Non capisco il problema. Basta avere prima le idee chiare su che cosa sono i cereali... Solo il pane integrale buono è rarissimo in Italia, prova in prima battuta dai macro e bio... La pagnotta deve risultare molto pesante in mano, i buchi della lievitazione molto piccoli, il colore della mollica bruno chiaro uniforme, non biancastro con puntini scuri. Mai in Italia vanno bene le normali panetterie: il loro integrale è finto, una truffa.
Troverai - chissà dove - anche ottimi cereali derivati integrali: brioches, dolci, torte, pizze rustiche ecc. Ti farai un tuo data base…
Da McDonald puoi anche chiedere ottime insalate… Forse i loro panini, a parte eventuali conservanti, non saranno davvero integrali…
Non mi scandalizzo per la carne ogni tanto: cerca però di ridurla molto. Tieni conto che la cottura ad alto fuoco (piastra, forno, frittura, graticola ecc) produce amine eterocicliche cancerogene... Non è affatto essenziale: non dà nulla in più rispetto ad altri cibi proteici. "Piace"? Cioè tu sei in grado di percepirne un buon sapore al naturale, cruda o senza condimenti? Non ha alcun sapore: come fa a "piacere"? E' tutto merito di sale, pepe, grassi, condimenti e trasformazioni chimiche dovute alla cottura. Che, appunto, la fanno diventare problematica. Non è quindi questione di vegetarismo.
Ideale nel caso tuo sostituirla con pesce o assumerla max 1-2 volte a settimana, e in piccole porzioni, come si faceva per antica tradizione italiana. Usa più uova (lo dico al buio perché sono sicuro che non ne prenderai) e latticini, con moderazione se sono formaggi.
Vedi la Piramide alimentare nel sito Alimentazione Naturale. Leggi a poco a poco il centinaio di articoli dei due blog andando a ritroso mese per mese, più che per argomento. Infatti mi accorgo che oggi le ricerche nei miei siti sono difficoltose, anche per me stesso: dovrò installare Google Search all'interno di ogni blog. Ma non trovo ancora l'applicazione da importare...:-)

22 ottobre 2010 alle ore 17:30  
Blogger Nico Valerio said...

PASTA MADRE. Le domande sono sotto l'apposito articolo.

18 novembre 2010 alle ore 16:54  
Blogger Giovanni C. said...

LATTE INTERO e SCREMATO:
Ogni giorno bevo di mattina 1-2 yogurt INTERI assieme ai fiocchi d'avena + durante la giornata qualche pezzettino (20-40 grammi) di formaggio.

Amo il latte e lo yogurt. Dato che le proteine sono migliori della carne, ma inferiori all'uovo. Vorrei berne di più. Ma il problema sono i grassi saturi. :(

La soluzione sembra facile, ovvero l'uso di latte parz. scremato o addirittura scremato (con 0.5g di grassi saturi per 100 ml) ma, ho letto che il latte scremato a differenza di quello intero è correlato con malattie e/o tumori.

E' vero?
Grazie.

Giovanni

2 dicembre 2010 alle ore 02:00  
Blogger Giovanni C. said...

In maniera... FAI-DA-TE...
Mi sono immerso nella lettura di qualche ricerca presente su:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/

e di effetti "negativi" sul latte scremato non ne ho letti. Tra l'altro viene definito acqua sporca, per via dell'alta percentuale di acqua e la quasi totale assenza di grassi (e conseguentemente di gusto), ma rimane pur sempre un'ottima fonte di proteine.

Del resto, nei tuoi articoli tu dicevi la stessa cosa...

Comunque, questa voglia di "scremato", forse sarà una semplice mia fissazione per le proteine... e un'eccessiva simpatica per i latte :)

4 dicembre 2010 alle ore 17:44  
Anonymous Rico said...

Salve, si parla molto bene della cipolla, mi sono messo a mangiarne cruda e devo dire che non è male.
Potrebbe riassumere gli effetti e i benefici accertati? Ho paura che molte volte si esalti un po' questo ortaggio.
Ho letto da qualche parte, forse in estratti del suo libro La tavola degli antichi, che gli gli antichi appunto, nel meridione, mangiavano pane e cipolla: ma come si mangia tagliata a fette così sul pane? Senza nient'altro?
I miei familiari mi dicono che puzzo di cipolla: ci sono metodi efficaci per eliminare questo incoveniente?
Grazie e complimenti per i due nuovi articoli!

7 dicembre 2010 alle ore 13:25  
Anonymous Elena Emanuela Stefàno said...

OLIO DI SOIA - "Nico, dimmi tt quello che sai sull'olio di soia".
Risposta:
E' un buon olio anche se è il più economico: contiene pochi acidi grassi saturi (un po' meno dell'olio di oliva: 15,8 anziché 17%), e abbastanza acido oleico (un utile monoinsaturo): 23m5 anziché l'irrangiungibile 73% dell'olio di oliva da cui prende il nome. Ma ha troppi acidi polinsaturi (protettivi, certo: 51,2 anziché 9,3%) per sopportare frittura e cottura, che ossidano questi grassi producendo radicali liberi. Ha anche abbastanza linolenico, che è il meno utile degli Omega-3: molto più dell'oliva.
Insomma, vista la sua composizione, andrebbe usato a crudo, più che cotto o in fritture: cosa che non fa nessuno. Tutti lo comprano proprio per cucinare... Quello che trovi al supermercato poi è l'olio più economico che esiste, molto trattato come tutti gli oli di semi (depurato, deodorato, chiarificato ecc). Solo l'olio di oliva extravergine non è trattato chimicamente.
A crudo, perciò, io userei il costoso olio di soia non trattato chimicamente dei negozi bio (vetro scuro).
Ma a questo punto, a costo inferiore o analogo, ti conviene, anche come gusto, l'olio extravergine di oliva, l'unico che puù essere usato a crudo e a cotto.

17 dicembre 2010 alle ore 19:12  
Anonymous Anonimo said...

Ciao Nico sono ketty volevo farti delle domande:
-il miele(nel mio caso non industriale,fatto da distributori locali) "un po' cucinato"(cioè per esempio la quantità di un cucchiaino mischiata in padella sopra cipolla e pomodorini che si stanno cucinando)fa male?
-il succo di mela fatto in casa,dopo un po' di giorni(tipo 3 giorni nella stessa bottiglia)mi diventa frizzantino...fa male berlo se è frizzantino(tra l'altro mi piace anche meno quando diventa così!)?
-la cipolla è meglio non aggiungerla in padella ogni giorno quando si cucina un sugo con le verdure o delle verdure cotte?è meglio mangiarla più di rado?
-va bene abbinare in uno stesso piatto legumi e uova?

12 gennaio 2011 alle ore 01:21  
Blogger Nico Valerio said...

Miele cucinato. No, non fa male, direi che è uno spreco: oltre i 45°C gli enzimi del miele vengono distrutti, e sopra ancora il miele diventa...zucchero. Il miele va usato crudo.
Succo di mela dopo 3 giorni. Fermenta producendo alcol (come l'uva pressata dà il vino). I succhi fatti in casa o in scatole aperte non si conservano più di qualche ora, max 1 giorno.
Cipolla. Fa solo bene, cruda e anche pochissimo cotta. Ma se la metti come dicono tutte le ricette a rosolare nell'olio ad inizio preparazione fai solo una cosa un po' indigesta. Della cipolla non resta nulla. Meglio aggiungerla in fine cottura.
Uova e legumi. Certo, càpita di rado abbinarli, ma nessuna incompatibilità teorica (le i. non esistono in Natura, contro le solite leggende metropolitane). Anzi, sembrano fatti l'uno per l'altro: i legumi, purché non passati (cioè con tutta la buccia), sono i più potenti eliminatori del colesterolo degli alimenti (tuorlo).

12 gennaio 2011 alle ore 10:48  
Anonymous Anonimo said...

grazie!
quindi questo succo di mela visto che è fatto in casa anche se lo conservo chiuso (in bottiglia di vetro)e lo bevo in 1 giorno(approposito,fa male bere un litro al giorno?)non va comunque bene,essendo fatto in casa?

12 gennaio 2011 alle ore 16:20  
Blogger Nico Valerio said...

Il succo di mela fatto in casa, a paggior ragione va bevuto IMMEDIATAMENTE! Fermenta quasi subito, tende a dare sidro. Quello industriale invece è pastorizzato o sterilizzato o addizionato di antiossidanti (vitamine), e comunque è concentrato (cioè ha meno acqua e più zucchero della mela reale, e lo z. è un potente conservante). E anche quello non si conserva a lungo se la scatola è aperta, neanche in frigo.

13 gennaio 2011 alle ore 22:57  
Blogger Nico Valerio said...

1.SENZA UOVA E LATTE. 2.FARRO E KAMUT, 3.DIETA DELLO SPORTIVO. Innazittutto complementi per i suoi blog. Da qualche settimana sto leggendo con ingordigia ALIMENTAZIONE NATURALE e lo trovo interessantissmo. Mi sorgono alcune domande su argomenti che forse avrà trattato, ma probabilmente non ho ancora trovato. L'alimentazione Naturale m'interessa molto, ma ho un problemino: allergia alle uova e intolleranza al latte. Che fare allora? Come potrei seguirla bene, senza mancanze nutrizionali? Da un annetto ho ridotto molto il consumo di carne e pesce preferendo i legumi; ho aumentato il consumo di cereali integrali, preparo torte, pane,... con farine integrali; consumo moltissima verdura e frutta sia cotta che cruda, semi oleosi, oli vegetali spremuti a freddo, olio d'oliva... insomma cerco di seguire il più possibile questo tipo di dieta, ma mangio di tanto in tanto anche cibi tipo SEITAN, E TOFU (in verità non è che mi piaccia molto, ma lo mangio soprattutto per variare...), ma latte e derivati e uova non rientrano più nella mia alimentazione. Potrebbe darmi un consiglio, suggerirmi testi da leggere, oppure indicarmi in quale sezione del blog ha parlato di tale argomento? Altre domande riguarderebbero il farro e il kamut che non ho ancora trovato citati nei suoi articoli fin qui letti. Ultima richiesta riguarda il tema alimentazione per lo sportivo. Sicuramente avrà già scritto articoli su questo argomento, ma non avendoli ancora trovati e interessandomi molto l'argomento, che mi tocca in prima persona, desidererei avere un'indicazione su come trovarli.
Cordialmente, Maria Angela Banal, BZ
RISPOSTA: Un regime alimentare senza latte (ma diversi formaggi non danno problemi) e uova è possibile, e infatti lo ha già capito, dalle cose che dice, che mi sembrano corrette. Dovrebbe "leggere" che cosa? Una "guida" al mangiare senza uova e latte? Anzi, stia attenta, se ha questa propensione alle "guide": su internet e in libreria (si guardi come la peste dai piccoli editori e dalle tesi più bislacche) ci sono molte sciocchezze, da parte di guaritori che di giorno fanno i rappresentanti di commercio (e che le ragazze ingenue chiamano "Dott."), terapeuti alternativi, farmacisti e perfino medici. Mangi molti più legumi, anche ogni giorno, e provi sperimentalmente con i più diversi latticini. Il farro e il kamut non sono diversi dal semplice ed economico frumento (grano), malgrado un battage pubblicitario e speculativo incredibile che approfitta dell'ignoranza della gente, specie in Italia. Solo più costosi e snob... Idem per la dieta dello sportivo: non è diversa da quella ideale naturale, se non per le calorie ovviamente, che dipendono dal consumo di energia. A meno di essere recordmen mondiali super-prof (ma in questo caso la dieta sarebbe pessima e per niente naturale).

17 gennaio 2011 alle ore 11:01  
Anonymous Rico said...

Grazie per le risposte sulla pasta madre, ho insistito ed ora il pane mi viene meglio :-).
Conosce queste farine?
1. Farina bio integrale Vital Nature (Supermercati Coop €/kg 1.30/1.40);
2. Farina integrale macinata a pietra Antico Molino Rosso (negozi bio €/kg 1.60/1.70).
Come sono, anche rispetto all'Alce Nero (1,40€/kg) che a volte ha nominato?
E' vero che lei mangia un uovo al giorno? Come lo cucina e quando lo mangia?
Grazie

22 gennaio 2011 alle ore 12:20  
Blogger Giovanni C. said...

@ Rico
Nel frattempo Nico ti risponderà, ti posso parlare della mia "esperienza" da goloso di uova :)

Da quando sono vegetariano, ovvero da quando ho conosciuto questo blog (circa un anno fa) mangio 1 uovo al giorno, a volte pure 2.
Per capodanno, ad esempio ho "sforato" mangiando una torta di verdure con 3 uova.

Ho fatto le analisi del sangue generali la scorsa settimana (urine, sangue, valori del fegato come transaminasi etc etc...)

Il colesterolo?
Mia madre pensava che dovesse uscire dalle analisi chissà quale valore strano o "rischioso".

Bè...
valori normali tra mg/100ml e 200

Il mio valore è: 96 mg.

Il 95% delle volte le cucino alla coque.

22 gennaio 2011 alle ore 13:17  
Anonymous roberto said...

Ciao Nico,
volevo chiederti una considerazione generale sul fabbisogno calorico rapportato alla tua piramide: seguendola nelle dosi massime si arriva circa a 2400 calorie, avendo un fabbisogno di circa 3000 calorie, come potrei ripartire il resto delle calorie in maniera più ottimale? Magari aggiungendo una porzione di ogni nutriente o preferendo in prevalenza carboidrati?
Grazie

Roberto

22 gennaio 2011 alle ore 17:13  
Blogger Nico Valerio said...

Narlo, colesterolo totale solo 98 mg e pure con un uovo al giorno? Troppo poco! Io ne ho 156 da sempre. Considera che l'anziana scienziata Margherita Hack confessa (v. articolo su Love) di consumare volentieri 2 uova al giorno. Come facevo io 20 anni fa... Ma oggi consumo ogni giorno legumi.

22 gennaio 2011 alle ore 18:13  
Blogger Nico Valerio said...

Roberto, così in generale, da lontano, senza sapere nulla della tua dieta effettiva, posso solo darti il consiglio generico (ammesso che tu davvero hai bisogno di 3000 kcal) di non colmare la differenza con carboidrati, che non proteggono, ma dei cibi protettivi che usi meno. P.es. con semi oleosi freschi. E comunque aumenterei le verdure, che noi maschi mangiamo poco, ben condite di olio extra di oliva. Però solo tu sai quello che ti manca a tavola.

22 gennaio 2011 alle ore 18:18  
Anonymous Rico said...

"Una colazione abbondante non fa mangiare meno a pranzo e cena."
Se ne è parlato in questi giorni anche nei TG nazionali: una ricerca pubblicata su Nutrition Journal.
Fra i tanti siti che la riportano, si può leggere per esempio qui:
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=134922
Anche in relazione al suo bellissimo articolo sulla Colazione del giugno 2008
http://alimentazione-naturale.blogspot.com/2008_06_01_archive.html
che ne pensa?
Grazie

2 febbraio 2011 alle ore 22:55  
Blogger Giovanni C. said...

@ Nico
Grazie per l'attenzione Nico.

Anche a me, ha sorpreso questo valore così basso. Ma l'avevo basso anche quando ero NON-vegetariano.
Il mio valore di 2 anni fa era di, 106 (mg/100 ml)

Ma io sono vegetariano da un anno.

Adesso informandomi, ho saputo che avere il colesterolo sotto i 130 mg può essere indice di malnutrizione o di un debole sistema immunitario. Pertanto ho deciso di "rafforzare" la dieta.

Il primo passo è: 2 uova al giorno (90% al mattino).
Le uova le adoro. Se potessi ne mangerei anche 10!

Ma dopo il primo passo... gli altri quali sarebbero?
Aumentare il consumo di latticini?
Per ora ne consumo, 1-2 porz. al giorno. Ma, avendo 20 anni e facendo attività fisica, direi che 3 porz non dovrebbero "uccidermi"... anzi, forse mi sono indispensabili.

Consigli e/o correzioni d'apportare?

P.S. I legumi li consumo ogni giorno da circa un anno.
3 porzioni al dì (quindi circa 100 gr complessivi a scelta tra lenticchie, ceci, fagioli etc etc...)

Mentre se cucino piselli, ne mangio 200-250 grammi.

P.P.S. Grazie!

5 febbraio 2011 alle ore 15:10  
Blogger Giovanni C. said...

LEGUMI IN SCATOLA:
1. I legumi in scatola (già cotti), presenti nei supermercati, vanno comunque bene?
2. L'acqua nel barattolo si butta via o si può lasciare come quella dell'ammollo dei legumi secchi?

P.S. Finalmente sintetico! Ce l'ho fatta! :)...
... forse XD

21 febbraio 2011 alle ore 13:11  
Blogger Nico Valerio said...

LEGUMI IN SCATOLA. Sono molto costosi, anche 4-5 volte il prezzo dei legumi. Cuocere i legumi (500g, che diventano cotti 10-15 porzioni facilmente conservabili in frigo o freezer) porta via in pentola a pressione solo 20-45 minuti, che divisi per porzione danno 1-3 minuti, molto meno della pastasciutta... Vale la pena la scatola? No, senza contare eventuali interazioni tra banda stagnata o suo rivestimento plastico e contenuto. Devi comprare la pentola a pressione.
Il liquido della scatoletta va gettato e i legumi sciacquati. A questo punto...

21 febbraio 2011 alle ore 14:43  
Anonymous Sonia M. said...

per cortesia, un chiarimento ad un mio dubbio riguardo i legumi e il loro consumo.

i legumi secchi hanno piu' calorie perché privi di acqua, gli stessi legumi ammollati in acqua e cotti ne hanno molte meno e così anche quelli in scatola (se ha capito bene il concetto), considerato che i legumi non si possono mangiare secchi e data la loro salubrità si puo' consumarne un po' di più rispetto ad altri alimenti?

grazie

21 febbraio 2011 alle ore 14:56  
Blogger Nico Valerio said...

QUANTI LEGUMI. Sonia, certo, si possono mangiare (almeno in parte) al posto dei cereali e possono sostituire del tutto i cibi animali: un cibo passe-partout.

21 febbraio 2011 alle ore 16:38  
Anonymous Sonia M. said...

grazie Dr. Valerio,

gnam, gnam, buonissimi i preziosi legumi, quindi anche più di una volta al giorno volendo? oggi ho provato per la prima volta i fagioli rossi vellutina di Ragusa; (ma sono così rossi, quasi viola per via dei "polifenoli" se non dico una stupidata?) e comunque mai più senza!

Grazie ancora.

21 febbraio 2011 alle ore 17:02  
Blogger Giovanni C. said...

@ Nico Valerio

Wow! Ho capito il trucco! Per avere una risposta celere, basta essere sintetici :)

Comunque, opterò per la scelta dei legumi secchi cucinati prima e conservati in frigo.
Quindi, niente cibo in scatola ;)

Grazie infinite.
Giovanni

21 febbraio 2011 alle ore 22:03  
Anonymous Roberto T. said...

Nico, Se confermato che le porzioni di frutta "debbono" essere non più di due o tre al giorno - che è meglio far coincidere con i pasti principali - il break delle 11 e del pomeriggio con cosa lo sostituiamo? Grazie.

2 marzo 2011 alle ore 12:48  
Blogger Giovanni C. said...

Ciao Nico!

Domandina...
Tra tutte le sostante, la creatina è forse "l'unica" presente solo nella carne.
Ed ecco che ho subito trovato un articolo che la "elogia":

http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/salute/articolo/lstp/380032/

Ma, è realmente presente solo nella carne (in quanto TESSUTO animale) o c'è qualcosa nelle uova?
[nel latte se non erro ce ne sono tracce, tipo 0.2 gr per litro...]

Come commenti quest'articolo?

Saluti
Giovanni Currò

11 marzo 2011 alle ore 12:06  
Blogger Nico Valerio said...

La creatina non è un cibo. E' presente in tutti gli alimenti animali, quale più, quale meno. Chi ne mangia pochi non è affatto vero che ha un minor sviluppo di muscoli scheletrici: basta vedere le performances dei vegetariani, di solito migliori di qielle degli onnivori. Le norizie che appaiono sui giornali sono dovute agli studi di laboratorio o clinici commissionati da aziende farmaceutiche. Come integratore è vecchio: è in tutti i preparati (dagli effetti nulli o discutibili) per anziani. Ha dato (isolata) qualche effetto sui topi, ma sugli uomini ha anche effetti secondari e rischi. Come un normale farmaco. Non è consigliabile come integratore: basta dire che la prendono i soliti matti nelle palestre... Comunque la producono nel proprio corpo anche i vegetariani, a partire da alcuni aminoacidi, per quel che gli serve: l'organismo si autoregola. Guardati anche la voce su Wikipedia. Insomma, ormai dovresti saperlo: è il solito bluff degli integratori isolati: una mania farmacologica. E adesso non mandarmi ulteriori domande su altre sostanze isolate: sono oltre 100 mila. Hai intenzione di mandarmi 100 mila messaggi? Qui si parla di alimenti. Fattene una ragione: devi mangiare normalmente e in modo completo (veg o non veg che sia). Senza nessuna stranezza o integrazione.

11 marzo 2011 alle ore 12:54  
Blogger Giovanni C. said...

Non avevo alcuna intenzione di integrare. Sono stato sempre contrario agli integratori. Volevo solamente sapere se fosse qualcosa di "fondamentale", riservata ai "carnivori" :)

Comunque, grazie per la chiarezza, schiettezza e soprattutto per la pazienza :)
A presto

Giovanni

11 marzo 2011 alle ore 14:28  
Anonymous carlo said...

Ciao Nico,
volevo un consiglio su come equilibrare la mia dieta sulla base della tua piramide, considerando che pratico un'ora di camminata al giorno (ho 35 anni e sono normopeso).
Credo di avere un fabbisogno superiore a quello da te indicato nella piramide, nel senso che sia più indicativa per soggetti sedentari.
Grazie.
Carlo.

14 marzo 2011 alle ore 23:34  
Anonymous Claudio said...

Ma il caffè fa male o no? Un paio al giorno con una po' di zucchero di canna posso star tranquillo?
E le arance dopo i pasti e alla sera? E' vero che soprattutto alla sera fanno male? Il proverbio dice: arancia al mattino è come l'oro, al pomeriggio argento e alla sera di piombo? Grazie

17 marzo 2011 alle ore 11:40  
Blogger Nico Valerio said...

Caffè 2 al giorno? Assolutamente tollerabile, purché dopo un pasto, mai a stomaco vuoto. Arance quando si vuole, meglio a fine pasto, colazione-pranzo-cena (aiutano a digerire ed aumentano l'assimilazione del ferro non-eme)

18 marzo 2011 alle ore 01:07  
Anonymous Claudio said...

Perchè no il caffè a stomaco vuoto? Che succede?
Grazie

18 marzo 2011 alle ore 21:50  
Blogger Nico Valerio said...

Può dare gastrite: stimola la produzione di acido cloridrico.

18 marzo 2011 alle ore 22:32  
Anonymous Sonia M. said...

Dr. Valerio,

ma alla fine, il caffè, fa bene o fa male?

grazie

21 marzo 2011 alle ore 13:56  
Blogger Nico Valerio said...

Sonia, ancora con queste domande da "casalinghe alla tv" del pomeriggio? Se avesse letto qualche articolo del blog non farebbe domande del genere... Non lo sa ancora che ogni cibo fa bene e male a seconda delle quantità, dei modi, della dieta personale generale, delle malattie preesistenti, e del punto di vista con cui lo si guarda? Non lo sa che gran parte delle sostanze anti-cancro dei cibi (che "fanno bene", direbbe lei...) sono tossiche o anti-nutritive (cioè, lei direbbe "fanno male"?). Specifici meglio la domanda: scriva almeno 3-4 righe con tutti i particolari. Non esistono cibi che fanno bene o che fanno male.

22 marzo 2011 alle ore 12:19  
Anonymous Sonia M. said...

Dr. Valerio,

che bacchettata! ha pienamente ragione, Le chiedo scusa per aver posto la domanda in maniera davvero così poco intelligente! non sono casalinga e se mi capita di stare a casa al pomeriggio cerco di vedere programmi intelligenti (atlantide, rai Storia ecc.) non certo le varie "isole" o "grandi fratelli" Ho posto la domanda in maniera così telegrafica per non annoiarla nel leggere ma in effetti esposta così, "dice e non dice". I suoi preziosi blog li ho letti (anche se non proprio tutti!) e in effetti quello che Lei mi ha risposto l'avevo già letto. Le chiedo ancora scusa e corro a mettermi dietro la lavagna con il famoso cappello da asino in testa e là ci starò per un po'.
(perdonata)? anche se non la conosco di persona ho molta stima per Lei e terrei molto ad un suo giudizio positivo ma in effetti con domande poste così, come si fa? ah, ah,

Saluti.

22 marzo 2011 alle ore 15:38  
Blogger Giovanni C. said...

VALORI NUTRIZIONALI:
Ogni sito sembra che spari i propri numeri...

Dove posso cercare delle tabelle attendibili e COMPLETE degli alimenti?

Il sito dell'INRAN per molti alimenti ha delle tabelle incomplete.

Esempio a caso:
Cercando FIOCCHI... Alla voce "fiocchi d'avena", mancano alcuni minerali e le tabelle degli amminoacidi e dei grassi sono vuote.

A che serve allora ?

5 aprile 2011 alle ore 23:02  
Blogger Nico Valerio said...

TABELLE. Narlo, hai proprio toccato il punto. Lo ripeto sempre io nei miei Corsi: basta andare alla voce "fiocchi di avena" e si vede la parzialità delle tabelle INRAN. Loro sono fissati col nazional-popolare italiano e mediterraneo: sono più completi nelle voci più consumate in Italia. Per il resto devi integrare con le tabelle IEO Ist Eur Oncologia (v. sito), che però attenzione mescolano le più diverse provenienze di riferimenti scientifici (riportati a lato di ogni voce). Così scoprirai che il fiocco di avena ha più vit.E del chicco di avena (2 fonti scientifiche diverse...) e altre incongruenze. Poi c'è anche l'USDA americano con molti, troppi, prodotti industriali. Queste 3 tabelle danno un quadro completo.

6 aprile 2011 alle ore 00:28  
Anonymous Dora said...

Caro Nico,vorrei sapere qual'è la quantità ideale giornaliera di latte, formaggi e uova per un bambino vegetariano di tre-quattro anni?
C'è una particolare piramide alimentare per bambini a cui posso far riferimeto?
Grazie!
Dora

16 aprile 2011 alle ore 15:50  
Anonymous Dora said...

Ciao Nico,nel frattempo mi sono andata a rileggere il tuo articolo "PIRAMIDE, ma non Torre di Babele ecc", così ti riformulo la mia domanda precedente e ti chiedo se le porzioni indicate, di uova e latticini, ma in special modo di formaggi! possono essere indicative anche per un bambino di tre-quattro anni...
Non ne facciamo un consumo eccessivo, ma è sempre meglio avere le idee chiare :-)
Grazie!

20 aprile 2011 alle ore 17:23  
Blogger Nico Valerio said...

Dora questo blog si occupa di alimentazione naturale, e non di diete, tantomeno personalizzate, meno ancora di diagnosi o prescrizioni a distanza... Ormai queste cose si sanno: e diffida di quelli che ti danno indicazioni dietetiche su internet (a parte che possono essere denunciati, anche se fossero medici). Se proprio non ce la fai col buonsenso e vuoi un parere esterno, la cosa fa parte delle visite pratiche di dietologi e pediatri, che però ti fanno compilare questionari e vogliono visitare il bambino. Oltretutto io non posso sapere da lontano che cos'altro mangia tuo figlio, in che stato di salute è, ecc. La Piramide è solo una divulgazione generica, che dà una idea a chi proprio non sa da dove cominciare (e l'ho scritto). Non c'è nessun obbligo teorico di mangiare tot di questo o quello. Tu capisci bene che il dietologo vuol sapere se il ragazzino mangia per ipotesi molti altri cibi proteici o grassi. Quindi ogni cibo va visto anche in relazione alla dieta intera. Faccio un esempio estremo: se per ipotesi avesse nella dieta tanto calcio molto assimilabile (e in più bevesse l'acqua di rubinetto di Roma...) e cibi di alta qualità proteica, neanche avrebbe bisogno dei formaggi.

20 aprile 2011 alle ore 17:58  
Anonymous Dora said...

Touché... Volevo solo sapere le quantità in linea di massima rispetto ad un adulto! mio figlio è vegetariano e mangia volentieri verdure, frutta, legumi ecc... ha una dieta varia ed è in buona salute quindi continuerò con il mio "presunto" buon senso!Grazie comunque e scusa se sono stata inopportuna :-)

20 aprile 2011 alle ore 22:38  
Anonymous Claudio said...

Pubblicato il: 12/11/2010 PoliciesAdditivi - Esperienze Europee Potrebbe presto essere sostituita all’aspartame-cosa avvenuta negli USA ad esempio per la Coca Cola Light. Anche perché il semaforo verde di EFSA è arrivato, con la possibilità di assunzione da parte dei consumatori fino a 4 mg/kg di peso corporeo di glicosidi steviolici. Entro tale soglia infatti la stevia non presenta un profilo tossicologico preoccupante.

Intanto, l’europarlamentare dei Verdi Bart Staes ha chiesto alla Commissione Europea di rivelare in quali categorie alimentari potrà essere usata la stevia, ed in quali quantità. La Commissione avrebbe infatti ricevuto una lista dei possibili usi, ma che non è disponibile alle imprese.

18 maggio 2011 alle ore 09:34  
Anonymous gio said...

Salve ho appena scoperto questo blog. Ha qualche notizia sulla cosiddetta acqua alcalina ionizzata? Grazie

21 maggio 2011 alle ore 13:02  
Blogger Nico Valerio said...

COLON IRRITABILE, COLITE E ALIMENTAZIONE NATURALE. Mi è venuto un dubbio: il rapporto tra l'alimentazione naturale e il colon irritabile. Tu proponi una dieta basata tra l'altro su: -cereali integrali -verdure crude -frutta secca -legumi -latticini -uova ecc. Tutte queste cose spesso sono sconsigliate per la mia colite (caratterizzata da diarrea), in quanto ricche di fibre o comunque a rischio fermentazione. Ho visto che altri elementi sconsigliatissimi (patate, carne, verdura cotta, pane raffinato) sembrano "darmi sollievo" (più che altro limitare la defecazione). Pensi che alimentazione naturale e colite possano essere conciliabili?
Jacopo B.

Risposta. Sì, anzi ti rivelo che, come moltissimi (perciò dovrò prima o poi decidermi a scrivere un articolo sul tema), anche io da giovane studente universitario soffrivo per motivi psicologici di colon irritabile. I medici d’allora – arretrati – mi prescrissero, per ridurre i sintomi, non certo per curarmi, le solite cose giuste che si consiglia(va)no sul momento dell’acme (dolore, diarrea ecc), ma a lungo andare sbagliate, che tutti sanno: niente verdure, legumi, erbe aromatiche, eccesso di fibre (quindi cereali integrali) ecc. Insomma, avrei dovuto mangiare il peggio del peggio solo per attenuare i sintomi di un disturbo psico-somatico o auto-immunitario (non è ancora chiaro). E invece approfittai per cambiare del tutto – certo, appena attenuatisi i fastidi – alimentazione. Mi misi a studiare la alimentazione naturale o naturista o antica o Health Food o cibo ippocratico in Gran Bretagna e sui libri dei vecchi medici naturisti dell’800 e del 900, e così scoprii un mondo. Oggi per fortuna questo concetto, che esprimo qui velocemente e rozzamente, è chiaro anche ai gastroenterologi, anche se esistono vari tipi di colite spastica. La velocità stessa del bolo ricco di fibre fa sì che la massa, inevitabilmente ricca di sostanze irritanti o tossiche, stazioni poco a contatto con le mucose irritate del colon. Tanto è vero che il medesimo meccanismo d’azione previene i tumori di colon-retto. In più, ci sarebbe l’eventuale azione di sostanze antiossidanti o antinfiammatorie.
Ma non sono idee mie o miei “consigli” come dici. E’ quello che mangiavano gli Antichi, che l’Uomo ha sempre mangiato da che Mondo è Mondo. E’ mai possibile che il cibo naturale per l’Uomo, che oggi la Scienza prova essere preventivo (non l’ho inventato io, io lo studio citando le fonti), faccia male al colon? Mentre quello artificiale, cioè carente, raffinato, devitalizzato, oppure stracotto o ricco di grassi, cioè collegato (secondo la Scienza, non per quello che dico io) al cancro e alle malattie cardio-vascolari, al diabete e alle malattie infiammatorie, farebbe stranamente bene al colon? No. Può sembrare vero durante l’acme, ma non alla lunga. Visto che non ci credi ti farò leggere gli studi scientifici quando farò la monografia.
La lista dei cibi che mi attribuisci è sbagliata: confondi col mio blog vegetariano. Dimentichi il pesce, che un naturista può mangiare di tanto in tanto. E in una dieta ricca di antiossidanti potrebbe perfino consumare episodicamente piccole quantità di carne.
Intanto distraiti, fà molto sport ogni giorno o lunghe camminate in montagna, cerca serenità nei rapporti umani. Questo è il punto. Il tuo colon, che è molto innervato, è a disagio. Ci sarà un motivo. Nelle crisi più dolorose o diarroiche i medici Naturisti antichi prescrivevano quasi solo semolino, polente o riso, effettivamente. Ma poi, passata la crisi, una buona volta devi cambiare alimentazione e per sempre. E la tua colite esistenziale si attenuerà molto fino quasi a scomparire. Apparentemente. Io quasi non me la ricordo più. Mi si presenta – magari per un colpo di freddo – 2 o 3 giorni all’anno in forma leggerissima. Ma intanto fatti fare una diagnosi seria da un gastroenterologo aggiornato (possib. in un Ist. Univ).

10 giugno 2011 alle ore 11:19  
Blogger Nico Valerio said...

SCHIUMA LEGUMI DURANTE COTTURA. Rico ha chiesto: Nella cottura dei legumi con la pentola a pressione cuocendoli con l'acqua di ammollo ho problemi per la schiuma che si forma che mi fa uscire tutto dalla valvola... come fare? Grazie

Mi è capitato solo una volta con i piselli spaccati (decorticati), la cui acqua avevo agitato troppo, ed evidentemente le saponine erano venute fuori. Non è mai successo, non può succedere, con i legumi interi. Se metti a mollo i legumi decorticati o spaccati fà in modo che non si formi schiuma: solo poche ore di bagno e non agitarli, oppure sostituisci l'acqua. I legumi decorticati comunque devono essere una eccezione.

10 giugno 2011 alle ore 11:28  
Blogger Saturday night fever said...

Grazie per la risposta sul forum, ambia e velocissima.

Aspetto con trepidazione (non è una parola a caso) la monografia, con tutte le fonti aggiornate (ho letto qualcosa sul tuo "terapie con gli alimenti", però vorrei approfondire. Lì per esempio elogiavi molto il pesce, per quanto riguarda la patologia).

Un descrizione colloquiale dello stile della mia cura (più per tua conoscenza che per richiedere commenti), fatta da un gastroenterologo abbastanza conosciuto:
abbiamo questa patologia tra l'organico e il funzionale (psicologico); non conosciamo la causa dato che la comunità scientifica è discorde; curiamola farmacologicamente (antinfiammatorio intestinale) cercando di trovare il più basso dosaggio. Prenda fermenti lattici nei momenti peggiori. Stia tranquillo (la domanda spesso è: come? -sono appena laureato e sto impazzendo dietro la crisi economica).

Non aspetto risposta, aspetto la monografia ;9. Era giusto un esempio per condividere il modus operandi della classe medica.

11 giugno 2011 alle ore 00:40  
Anonymous Rico said...

PANE E CIPOLLA
Salve Nico, ho letto su uno dei suoi libri che anticamente dei contadini campavano con pane integrale e cipolla, mi sono incuriosito ed ho voluto provare.
Io lo faccio così: fettine di pane integrale fatto in casa con pasta acida che dispongo in un piatto, metto sopra concentrato di pomodoro diluito con acqua, lievito in scaglie, olio extravergine d'oliva e prezzemolo tritato.
Da quello che ho capito il prezzemolo aiuta l'alito. A volte a fine pasto (ci abbino magari delle verdure e/o legumi) bevo mezzo bicchiere di latte sempre a fini di migliorare l'alito.
Lo mangio a cena, abbastanza spesso e mi piace!
Cosa ne dici? E dal punto di vista nutrizionale?
Poche volte, forse era la qualità della cipolla troppo forte, mi bruciava un po' lo staomaco, è normale?
Grazie ciao.

1 luglio 2011 alle ore 08:46  
Blogger Nico Valerio said...

Pane e cipolla era una colazione di lavoro di contadeini e operai, ma certo non era sufficiente per vivere. Poi mangiavano altri cibi. Il pane era intriso di agresto, e il tutto si chiamava panzanella in Toscana... Va benissimo anche oggi, specie col pane integrale a pasta acida. Io ci aggiungerei anche dei pomodori rossi ben maturi e olio. Insomma, la versione moderna della panzanella è più sana e protettiva.
La cipolla non deve dare bruciori di stomaco: io chiederei consiglio ad un gastroenterologo.

7 luglio 2011 alle ore 19:51  
Anonymous Gianluca M. said...

Mi chiamo Gianluca ed ho ascoltato con interesse i suoi interventi sul sito vegetariani Roma. Innanzitutto complimenti per l'esposizione chiara ed intervallata di tanto in tanto anche da qualche battuta utile ad alleggerire l'argomento. Volevo brevemente raccontarle la mia personale esperienza. Ho sempre mangiato molta frutta e verdura però purtroppo il mio stile alimentare era scorretto in toto e nonostante non sia propriamente un nano (185 cm) mi sono trovato ad oltre 40 anni con 122 kg sulla bilancia ed ovviamente la fatica di svolgere anche le cose più banali. Avevo sempre un caldo bestiale, sudavo come una fontana..........oltretutto soffro di una leggera forma di asma allergica ed in primavera i problemi aumentavano. Circa 3 anni fa ho deciso che dovevo prendere dei provvedimenti e così feci: cominciai a scovare notizie e siti internet, consultai amici e conoscenze in campo medico (sulla categoria medica, soprattutto dietologi e nutrizionisti, ho trovato purtroppo molto pressappochismo e nessun approccio scientifico, non voglio generalizzare però..........) ed arrivai ad una prima considerazione: dovevo assolutamente sapere se il sistema metabolico funzionava correttamente perché se così non fosse stato avrei dovuto curarmi per evitare che qualsiasi iniziativa finisse in un buco nell'acqua.
Fortunatamente era tutto a posto e tirando un respiro di sollievo mi venne in mente un vecchio detto di mia nonna: "citto (ragazzo in toscano) il culo 'un si fà di stracci" ed aveva perfettamente ragione, chi si nasconde dietro la teoria dell'assimilare anche un bicchiere d'acqua nel 90% di casi non sa se il suo sistema metabolico funziona correttamente oppure no si limita semplicisticamente a formulare una teoria basata sul sentito dire..........qui già sta il primissimo errore. Il secondo errore sta nel rivolgersi ad azzeccagarbugli che dietro il pagamento di una salata parcella rifilano al malcapitato di turno una pseudo dieta ricavata da internet dove si demozzano classi di alimenti senza la benché minima idea dei problemi che le persone potrebbero avere. Un esempio classico è la dieta iper proteica che è pazzesca anche se fatta per una settimana ma che protratta nel tempo crea una tale quantità di scorie

7 luglio 2011 alle ore 19:59  
Anonymous Fenix said...

in alcuni post ho letto che con la farina integrale si possono fare le torte rustiche. come si preparano? con cosa si farciscono?

20 luglio 2011 alle ore 00:24  
Blogger Nico Valerio said...

Le torte e pizze varie furono inventate millenni fa con le farine integrali. Solo nell'ultimo secolo si è diffuso l'uso delle farine raffinate. Quindi tutte le ricette possono essere restaurate sostituendo la farina bianca con quella integrale. Indicati per la farcia verdure e ortaggi (spinaci, ortica, bieta, cavolfiori, indivia, cicoria, broccoletti, cipolle ecc), mozzarella, ricotta, frutta ecc. Per farle bene bisogna avere manualità, esperienza ed essere portati per la cucina.

20 luglio 2011 alle ore 00:55  
Anonymous fenix said...

leggendo alcune ricette sorge un dubbio che pasta devo usare?

21 luglio 2011 alle ore 12:07  
Blogger Nico Valerio said...

POLENTA AL POSTO DEL PANE. Ultimamente tendo a consumare polenta, talvolta anche tutta di farina interale o grano saraceno. Può essere una buona abitudine alimentare al posto del pane?
Roberto.

RISPOSTA. Sì, è come il pane, anzi meglio. Quella di saraceno poi è altamente antiossidante.

22 luglio 2011 alle ore 15:29  
Anonymous Anonimo said...

Quali sono i fiocchi d'avena integrali migliori(marca) secondo lei? Ero solita comprare quelli della Ecor,poi ho provato quelli della Fiorentini, non sono male.. ma non riesco a capire se siano integrali o no..
Grazie
Asia

23 luglio 2011 alle ore 09:05  
Anonymous Tina said...

Ma è vero che il frigorifero brucia le vitamine della verdura cruda? Questa informazione tratta da un glossario di alimentazione naturale mi ha gettato nello sconforto...
Tina

17 agosto 2011 alle ore 14:58  
Blogger Nico Valerio said...

Tina, è cosa nota: il frigorifero è essenziale, ma verdure e frutta perdono vit.C in piccola parte, quanto più passano i giorni, fino ad arrivare in alcune specie anche ad oltre il 30% a 30 giorni. Per pochi giorni le perdite sono modeste, e comunque molto inferiori a quelle della temperatura ambiente. Non c'è alternativa: basta saperlo e consumare più verdure crude. Ecco perché si prescrivono ALMENO 5-6 porzioni al giorno di verdura-frutta. Non bastano assolutamente 2-3 al giorno.

21 agosto 2011 alle ore 10:33  
Anonymous Tina said...

Grazie davvero, le sue risposte ristabiliscono ordine nel caos, anche se il caos dovrebbe farci meno paura forse
Tina

22 agosto 2011 alle ore 18:35  
Anonymous Mario said...

Caro Nico,

la mia domanda telegrafica: come si evitano le "micotossine" nella conservazione di semi/cereali e co.? Come si effettua il "controllo visivo" prima del consumo?

Grazie!

5 settembre 2011 alle ore 18:11  
Blogger Nico Valerio said...

Controllo visivo micotossine. E' impossibile osservare chicco per chicco, seme per seme. E poi come fare per i cereali ridotti in farine, il pane o la pasta o il cus-cus, i dolci? Si renda conto: tanto vale basarsi sulle statistiche e sui limiti percentuali ammessi dai vari Stati. E dare per scontato che una certa percentuale di grani, legumi e semi oleosi sia contaminata. Perciò bisogna mangiare ad ogni pasto grandi quantità di cibi antiossidanti (almeno 6 pz di verdura, più cruda che cotta, e frutta). Non è possibile evitare le aflatosine on una economia di massa e di scambio, è possibile però neutralizzarle o ridurne la pericolosità con la dieta. Invece la gente vorrebbe il contrario...: continuare a mangiare male ma poi avere la garanzia del cibo sano all'origine.

6 settembre 2011 alle ore 12:18  
Blogger Nico Valerio said...

LATTE DI MANDORLE. Nel latte di mandorla che bevo (biologico sugar free marca valdibella) gli ingredienti sono acqua (ok) mandorle (ok) maltodestrine del mais (????) Mi preoccupo??
G.Battista

No, è uno zucchero intermedio ricavato dall'amido per mezzo di enzimi (come avviene nella nostra digestione), per dare più corpo gusto e conservabilità allo sciroppo.

6 settembre 2011 alle ore 15:39  
Anonymous Anonimo said...

Grazie mille, anche per la velocità di risposta! Un'altra domanda: Il lievito di birra (BIO): lo uso al posto della pasta madre, ma per far crescere il pane integrale rincaro le dosi (x 2): rischi o problemi?
G.B.

6 settembre 2011 alle ore 17:31  
Blogger Nico Valerio said...

MICOTOSSINE (aflatossine ecc) IN CEREALI, LEGUMI E SEMI OLEOSI. Com'è che non hai scritto un articolo sulle aflatossine? Forse perché: 1. Non è così preoccupante come si dice, 2. Perché fa parte del rischio generale dei cibi, già previsto? Eppure leggo siti molto allarmanti e anche la Tv se n'è occupata. Ciao, Dora C.

Risposta. Come vedi uno de quesiti precedenti riguardava appunto le aflatossine. Direi che vale la risposta 2. Ho fatto un calcolo costi-benefici: l'allarme di un articolo dettagliato non su che cosa è il cibo naturale ma sul cibo "mal coltivato" o "mal conservato", insomma sull'igiene (perché di questo si tratta), sarebbe un lusso per me, che ancora devo scrivere argomenti fondamentali. E l'effetto di questa informazione secondaria su persone non esperte molto ansione ed emotive sarebbe superiore al rischio reale. E' chiaro che i giornalisti si buttano sulla cosa, perché è sicuramente fonte di allarme, ma è un allarme inutile in Europa, perché è impossibile evitare le a., a meno di far analizzare ogni chicco. Le autorità sanitarie se la cavano riducendo il rischio (limiti all'importazione) il che spinge gli importatori a scegliere meglio produttori e porti di imbarco. Chi mangia integrale secondo me è più protetto perché la catena del bio è più ristretta e controllata. E anche per i chicchi (interi) non-bio la presenza o meno di chicchi visibilmente marciti o ammuffiti potrebbe essere un indice empirico (analogico) di come il cereale è stato conservato. Se avessi bambini darei loro minestre di chicchi interi di frumento o avena, più spesso delle paste, anche per altri motivi (educazione, sapore ecc). Per le farine e i prodotti ricavati ci sono limiti basati su statistiche di rischio diverse da Paese a Paese (p.es 3-50 ppb di aflatossine totali o della temibile B1). Certo, i rischi maggiori sono legati alla trasandatezza e al clima caldo-umido dell'Oriente o di molti Paesi africani e sud-americani. Cereali, legumi e semi oleosi prodotti in Italia o Europa Nord-occidentale dovrebbero dare maggiori garanzie igieniche. Comunque è per "questioncelle" come questa che si consiglia caldamente di consumare 5-6 porzioni (io come sai dico di più, raddoppiando le porzioni) di verdura cruda e frutta ogni giorno. Anche le spezie giovano, come curcuma, aglio ecc.: riducono di molto la formazione di micotossine.

17 ottobre 2011 alle ore 22:00  
Anonymous roberto said...

Ciao Nico,
volevo solo sapere per curiosità
come ti poni con la cottura col
forno a microonde nell'ambito
dei principi dell'alimentazione naturale, al di là delle teorie sulla nocività o meno di questo strumento.
Grazie.

18 ottobre 2011 alle ore 00:23  
Anonymous Dora said...

Prima di allarmarmi inutilmente, volevo avere il tuo parere, sempre molto chiaro! Proverò a chiedere alla dietista scolastica un menù "integrale" oltre che vegetariano ma chissà perchè immagino già la sua faccia! sarò forse troppo prevenuta:-)
Grazie!

18 ottobre 2011 alle ore 09:40  
Blogger Nico Valerio said...

FORNO MICRO-ONDE. Si ragiona così: è buono ogni sistema che trasforma il meno possibile. Ma per trasformazione si intende quella chimica o organolettica-estetica? Questo il problema. Per le verdure, dalle tabelle di alcuni studi risulta che conserva più vitamine e principi attivi (p.es. i labili glucosinolati di broccoli, cavolo ecc), proprio come la cottura a pressione. Ma spesso l'effetto gastronomico e visivo è deprimente: ho visto parecchie verdure rovinate. Segno quindi che una grave trasformazione c'è stata... Molto meglio secondo me la pentola a pressione con pochissima acqua, quella giusta (ma attenti ai tempi per le verdure: un minuto in più e si rovinano). Per altri alimenti, forse, e per riscaldare o scongelare, il micro-onde potrebbe essere di qualche utilità. Ma a me sembra inutile.

18 ottobre 2011 alle ore 10:38  
Anonymous Alex said...

Cosa ne pensi del mangostano? e soprattutto, in quali luoghi e forme conviene cercarlo perché sia il più "completo" e naturale possibile? Grazie

3 novembre 2011 alle ore 16:08  
Anonymous Paola said...

Ho letto l'articolo sui semi di finocchio ed ho appreso che è meglio evitarli durante gravidanza ed allattamento, cosa del tutto sconosciuta da farmacisti,erboristi e persino medici che anzi ne incentivano l'uso. La mia domanda è quale pianta può essere assunta come tisana durante la gravidanza? leggevo che anche la camomilla è sconsigliata perchè può facilitare le contrazioni uterine.

11 novembre 2011 alle ore 12:03  
Blogger Nico Valerio said...

VERDURE. VANNO MANGIATE CON L'OLIO?Ciao Nico,per curiosità volevo che avvalorassi o meno la tesi (a sentire qualche opinione pescata su internet) se il consumo delle verdure va accompagnato meglio con olio extravergine di oliva piuttosto che ad esempio senza condimento, elemento che facilita l'assimilazione delle verdure stesse. Grazie. Roberto.

Risposta: Non "le verdure" ma i loro carotenoidi si assimilano di più in presenza di grassi (qualunque grasso) nel pasto. L'extra-vergine lo sceglieremo noi per il gusto e perché essendo non o poco trattato conserva anche i sitosteroli antiossidanti. Ma è una raccomandazione inutile: i grassi non mancano mai.

16 novembre 2011 alle ore 21:15  
Anonymous Anonimo said...

Salve Nico.
Questa è difficile: ho sostituito insaccati, carni, pasta e pizze non integrali con legumi, cereali, muesli, frutta e pane integrale, alimenti che mi piacciono moltissimo.
Il problema è la verdura. Nel senso che, tranne la semplicissima insalata verde, non riesco a mangiarne e non ne ho mai mangiata.
Nutro una vera e propria repulsione fisica (non scherzo) per broccoli, spinaci, melanzane, ecc. ovvero per tutto ciò che lei consiglia.
Esiste una scappatoia?
Grazie, Mario.

24 novembre 2011 alle ore 01:25  
Blogger Nico Valerio said...

PENTOLE A PRESSIONE: DAL NO AL SI' ENTUSIASTICO. "Ho trovato alcuni suoi consigli sul tipo di pentole da usare:
http://www.arpnet.it/salvagente/dati/fra239.htm
Perché sconsiglia la pentola a pressione?" (Anonimo)

Risposta. Il sito non è aggiornato: si basa ancora sulla prima edizione della mia Alimentazione Naturale (1980, e l'avevo scritta nel 1979), quando si riteneva che l'alta temperatura (tipica della pentola a pressione) fosse distruttiva di per sé. Poi sono stati fatti esperimenti ripetuti e si è visto che invece conta ancor di più la DURATA della cottura. Non solo le vitamine (perfino la labile vit.C!), ma anche molti composti protettivi non vitaminici (p.es. i glucosinolati di cavoli e broccoli)sopravvivono in maggior misura nella cottura a vapore a pressione. Che quindi balza al primo posto nella classifica: è il miglior metodo di cottura (e anche con energia naturale: vapore e pressione). L'ideale quindi per legumi, cereali integrali duri (grano, farro ecc) e gli ortaggi di cui si vogliono conservare al massimo i componenti protettivi. Ma attenzione, nel caso delle verdure (delicatissime) quasi mai i tempi consigliati dai produttori di pentole a pressione sono precisi e dettagliati. Cosicché è facile abbondare, con esiti molto negativi (più che con altri metodi). Bisognerebbe fare esperimenti partendo da tempi inferiori a quelli consigliati: le verdure verdi devono risultare verdissime e un pò "al dente". Una volta lavate si cuociono senza acqua.
Nella edizione del 1992 già si parlava bene della pentola a pressione.
Bisognerà farlo notare al webmaster del sito.

9 dicembre 2011 alle ore 22:10  
Anonymous Jacopo B. said...

CENTRIFUGATI. Che pensi dei centrifugati?
Jacopo B.

Risposta: Tolgono acqua e fibre, due cose molto utili, e poi attenti a quali ortaggi: alcuni possono essere tossici in quantità. Direi che 6-10 porzioni al giorno di verdura e frutta al naturale bastano e avanzano. Se poi i c. sono in sostituzione di frutta e verdura non vanno bene perché falsano la dieta. Le fibre (la parte solida) dei vegetali riempie lo stomaco, sfama e impedisce di mangiare altro. I c. no, rischiano di far mangiare di più. Sul libro non ho ancora capito come funziona l'editore Lulu: non è chiaro.

22 gennaio 2012 alle ore 22:06  
Blogger bcuff said...

Salve Nico Valerio,
ho trovato questo articolo

http://ebm.rsmjournals.com/content/232/10/1266.short

L'articolo è di un gruppo giapponese che afferma:

"Vitamin B12 in eggs seems to be poorly absorbed (< 9%) relative to other animal food products."

I latticini non sono mensionati. Io fino ad oggi ho basato la mia assunzione di vitamina b12 principalmente dalle uova ma a questo punto mi rendo conto che devo fare degli aggiustamenti nella dieta...cosa ne pensi a proposito?

25 gennaio 2012 alle ore 15:53  
Anonymous Tommaso P. said...

SCIROPPO DI ACERO COME… DISINTOSSICANTE (!). Faccio quasi esclusivamente uso di prodotti naturali. due-tre volte l'anno per 8/10 giorni faccio uso dello sciroppo d'acero con limone e peperoncino per disintossicare l'organismo e perdere peso. Posso usare il pompelmo al posto del limone?
Tommaso P.

Risposta. Ti risulta che gli antichi Etruschi o Romani, i padri della nostra
cultura antropologica e alimentare, usassero lo sciroppo d'acero? E
come mai pensi che una sostanza enormemente zuccherina possa
"disintossicare"? Non sai che bisogna mangiare il meno possibile zucchero, di ogni origine, perfché dà “calorie vuote”? Il problema è proprio questo sciroppo, che è zucchero puro al 60-70%. Si trasforma in grasso (adipe) senza dare alcun
vantaggio. A parte gli effetti immediati e drastici sull'insulina, e a lungo andare sui rischio diabetici e cardiovascolari... Il resto delle sostanze contenute dallo sciroppo è irrisorio rispetto allo zucchero. Allora fai prima a sgranocchiare… qualche caramella! (scherzo: lo preciso perché vedo che ti bevi tutto…). Insomma non è affatto naturale, cioè "adatto all'Uomo", sorbirsi 'sta cosa. E’ solo consumismo. Mai l'uomo lo ha fatto in passato. Lascia stare gli articoli su internet e i depliant dei negozi specializzati o su prodotti strani, non di uso comune in Italia o presso i
nostri progenitori. Sono una truffa. Ma, dico, una lettura dell’abc della nutrizione in genere, prima di avvicinarsi all’alimentazione naturale, no? E “naturale” si intende “per l’Uomo” (quindi si veda la Storia, l’evoluzione, l’antropologia, la scienza di oggi), non il cibo di per sé.

8 febbraio 2012 alle ore 11:47  
Anonymous MammaCheIdea said...

Ciao Nico,
volevo chiederti cosa ne pensi delle farine precotte in casa. Quando avevo i bambini in fase di svezzamento ricordo che utilizzavo un procedimento naturale per preparare le farine precotte e utilizzarle per le pappe al posto di quelle che si comprano che vanno diluite con brodo e che spesso non mi soddisfacevano. Poi col tempo ho abbandonato le pappe e la precottura delle farine. Ma stavo pensando, sarebbe tanto male preparare la farina bramata, in modo da sveltire molto la cottura della polenta? Le farine precotte, non solo mais ma anche altri cereali,sono più digeribili secondo te? Ho un dubbio anche sulla conservazione, se non ricordo male tenevo le farine precotte in frigo e le consumavo entro poco tempo. Cosa ne pensi? Ti ringrazio!

12 febbraio 2012 alle ore 15:44  
Anonymous Dora said...

Oggi per la prima volta in vita mia, ho sentito per caso, parlare della Stevia (stevia rebaudiana) e curiosa come sono ho cercato in rete per saperne di più e ho letto che il composto estratto dalle sue foglie, lo Stevioside, sarebbe un dolcificante "naturale" di gran lunga superiore al saccarosio, acalorico perchè non si metabolizza nel sangue ecc... io utilizzo, cercando di limitarne l'uso, zucchero mascobado e miele, e mi chiedevo se fosse possibile usarlo nella preparazione di dolci?
Puoi dirmi qualcosa al riguardo? Giusto per curiosità! Grazie!
Dora

3 marzo 2012 alle ore 15:20  
Blogger Nico Valerio said...

Dora non ci sono motivi per cui una persona in buona salute debba rinunciare a un po' di miele o zucchero nero di melassa per dolcificare. Zuccheri sperimentati. Sulla stevia, oltre alla pesante speculazione commerciale (tutte le novità e le mode lo sono: bastrebbe ricordarselo e non cadere più nel tranello), gravano sospetti di rischi. Per anni è stata vietata ed ora da poco FDA la ha permessa. Oltretutto, ragioniamo, il dolce deve essere poco, se non pochissimo, quindi che senso ha andarsi a cercare la novità strana. C'è la tradizione del miele: usiamolo. Tanto, per un cucchiaio al giorno...

2 aprile 2012 alle ore 18:45  
Anonymous Dora said...

Hai proprio ragione! Infatti ero abbastanza perplessa al riguardo... Grazie!

5 aprile 2012 alle ore 21:01  
Anonymous Stefano said...

olevo avere qualche consiglio sui metodi di cottura più sani degli alimenti e in particolare dovendo rinnovare il pentolame volevo sapere quale tipo di materiale è preferibile nella cottura degli alimenti (acciaio, ghisa, alluminio, teflon, ceramica …) Grazie Stefano

Risposta:
Solo l'alluminio pone problemi (è corroso facilmente dagli acidi dando prodotti tossici). Eppure per la sua conducibilità è usato nel pentolame professionale dei ristoranti (ma non per i sughi di pomodoro, spero, o per le pietanze con aceto...). Io scarterei anche il teflon perché con l'andar del tempo potrebbe essere scalfito. Acciaio inox, ghisa, ceramica, terracotta vetrificata e vetro, vanno benissimo. Per diversi usi e modi.

13 aprile 2012 alle ore 20:07  
Blogger Nico Valerio said...

FARINE PRECOTTE? Mi dispiace Mammacheidea, non ho affrontato il problema delle farine precotte, anche perché hanno poco a che fare con l'alimentazione naturale. Vuoi dire le farine tostate e quindi destrinizzate? Se è così, non sono precotte, sono parzialmente cotte. E, lo saprai già, puoi farle tu stessa, anche quelle integrali, rimestando velocemente con una paletta di legno o metallo perché il rischio è che si brucino. E' una materia prima economica, che non mi meraviglierei fosse diventata costosa una volta inscatolata con qualche marchio famoso.
Se invece volevi proprio dire precotte, allora si tratta probabilmente di farine che sono state destrinizzate, cotte e poi disidratate. E allora si entra nel tecnologico spinto, sempre poco consigliabile per gli adulti. Ma c'è anche un certo tipo di bulgur grosso di grano duro con cui si può fare un monte di "polenta" in 15 minuti, però di tipo non compatto ma a granelli. Cioè si sbriciola e i granelli corrono da tutte le parti...:-) La polenta classica di mais (che tuttora impiega 55-60 min a farsi, per cui è bene cuocerne tanta, almeno 500g...:-), io non la mangerei precotta neppure col fucile puntato (a parte che è bianchissima, e a me piace integrale, meglio se della nota varietà rossiccia del Trentino). [Il ritardo è dovuto al fatto che in un primo tempo avevo deciso che non ti potevo rispondere...]

15 aprile 2012 alle ore 22:33  
Blogger Nico Valerio said...

Bcuff, la vit B12 non è di assimilaziona totale. Secondo me sarebbe inutile e dannoso perciò modificare la propria dieta in base ai presunti tassi diversi di utilizzazione della B12. Anche perché ne serve talmente poca... e poi il corpo ne ha una piccola riserva nel fegato, quindi integra... Ti consiglio di non consumare più formaggi per questo: ne avresti solo svantaggi sul piano nutrizionale. L'uovo è "magro", e se non hai problemi di colesterolo va bemissimo. I formaggi no...

15 aprile 2012 alle ore 22:41  
Anonymous Carlo said...

WOK IN FERRO, ALTE TEMPERATURE E PATINA NERA A RISCHIO SALUTE? Insieme ad un amico abbiamo acquistato un vero wok tradizionale cinese in ferro. Per non far attaccare i cibi il wok viene portato ad alta temperatura e poi cosparso d'olio che diventa di colore scuro e forma una patina nera (“seasoning” o stagionatura). Per cucinare si porta ad alte temperature e i cibi vengono cotti (saltati) in pochi minuti. Tra un uso e l’altro il wok viene solo risciacquato e pulito con una spugna morbida in modo da togliere i residui di cibo ma non la “preziosa” patina. Vorrei sapere se questo modo di cucinare è effettivamente sano. Grazie Carlo,

Risposta: La padella, sia pure la wok non è un buon metodo di cottura proprio perché vuole altissime temperature sia pure brevi, e perché vuole l’olio cotto, Avere sempre, sotto i cibi vegetali (che si mangiano proprio per il loro valore antiossidante), quell’inquietante patina nera altamente ricca di composti chimici dell’ossidazione non deve tranquillizzare nessuno! E l’uso frequente della padella spinge a mangiare sempre tutto cotto. Mentre gran parte delle verdure dovrebbe essere consumata cruda. Vero è che la wok se usata molto rapidamente, alla cinese, darebbe ortaggi saltati, cioè semicotti, con scottatura superficiale. Ma avremmo sui vegetali i prodotti di ossidazione (le strisce o l’imbrunimento), il fumo, la acroleina e il benzoapirene. E serve a poco serve ammettere che la wok è meno dannosa della padella piatta colma d’olio fritto, metodo però molto mal visto dalla sana alimentazione naturale.

28 aprile 2012 alle ore 16:48  
Blogger Nico Valerio said...

WOK. Infatti, come pensavo: il metodo di cottura nelle pemtole wok porta ad altissima temperatura una piccola quantità di olio producendo sostanze cancerogene. E' stato dimostrato da seri studi scientifici.

5 giugno 2012 alle ore 00:16  
Anonymous Alberto said...

Buongiono,

Volevo chiedere un paio di cose che non ho trovato da nessuna altra parte nel suo blog:

1) Ho capito che nei cibi e nella frutta (e forse anche nel latte) ci sono sostanze che stimolano la proliferazione cellulare , per cui tale Proff Berrino ad es sconsiglia di mangiare troppe arance (ammine..) se si ha già un tumore. Però sappiamo che il tumore alla prostata può essere già presente allo stato embrionale già in giovane età e restare al lungo latente. Lo stesso pomodoro anche se contiene licopene ha un sacco di queste bioammine nonchè composti infiammatori tipici delle conserve. Come si può stare sicuri di non "svegliare i can che dorme"? assumendo molti di questi alimenti, al di là della solita considerazione che i cibi hanno migliaia di sostenze che si compensano eccetera eccetera..

2)Il tè verde fa molto bene, ma sembra contenga molto alluminio, come altri alimenti consigliati per la salute del cervello (ed i contenitori per alimenti pure). Cosa ne pensa dei sospetti dell'alluminio come concausa dell'Azheimer? Quale potrebbe essere una dieta per chi ha casi familiari di questo male?

Grazie per le risposte

PS il suo è il miglior sito in materia esistente in italiano. Mi tolga una curiosità: che studi ha fatto per conoscere la biochimica degli alimenti a questo livello?

Alberto

9 giugno 2012 alle ore 15:58  
Blogger Nico Valerio said...

Alberto, ancora con questa ossessione su UNA sostanza tra 1000contenute in UN SINGOLO CIBO, a sua volta trascurabile parte tra le migliaia di grammi che si assumono ogni giorno? Invece, per la TRADIZIONE e per la SCIENZA (quindi non ci può essere una terza posizione) contano solo LA DIETA TOTALE e la SPERIMENTAZIONE EPIDEMIOLOGICA su gruppi numerosi o interi popoli. Insomma, chiediti: che succede alle migliaia o milioni di persone, ieri o oggi, che mangiano o no abbastanza vegetali? Che accade in termini di epidemiologia a chi mangia pomodori e arance rispetto a chi non li mangia? La scienza dà quasi sempre ragione alla Natura e alle tradizioni più semplici e antiche: p.es. è in grado di distinguere tra arancia intera mangiata a casa (spicchi) e spremuta di sola arancia industriale (solo succo "naturale", sia chiaro) rivelatasi a rischio come dirò nell'aggiornamento del mio Manuale.
Poi non si può dare nelle rispostine brevi la dieta anti-cancro.
Infine "tale prof. Berrino" come dici tu, è un noto, bravo e intelligente ricercatore oncologo che stimo moltissimo, e che ha anche il merito di diffondere l'uso dei cereali integrali e dei legumi. E sono sicuro che in caso di tumore in atto non vieta la frutta ma dice giustamente di non eccedere. Possibile che dobbiate semplificare in modo elementare ogni cosa?

9 giugno 2012 alle ore 16:51  
Blogger Nico Valerio said...

SLOW COOKER. Non ne sapevo nulla, non potevo immaginare che a qualche industriale venisse in mente di far soldi con una pentola che copia una delle poche cose dannose del passato: la cottura a fuoco lento. Ma finché ci sono queste signore che seguono forum e siti di cucina, e che abboccano a qualunque moda... gli industriali hanno visto giusto!
La REGOLA bio-chimico-fisica è: più la cottura è prolungata, più si distruggono o denaturano nutrienti e sostanze utili dei cibi. Più è breve, anche se a temperatura più alta, e meno si distruggono (es. a pressione). Ci sono studi precisi, con differenze abissali su vitamine e principi attivi.

25 giugno 2012 alle ore 19:02  

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